Con ogni probabilità i genitori volevano evitare al figlio di ripetere l’anno e si sono rivolti addirittura al Tar che invece ha bocciato anche loro.
Infatti i genitori avrebbero motivato la bocciatura del figlio, sancita da lConsiglio di classe il 13 giugno scorso, col disagio dovuto alla sua «notevole crescita in altezza» durante l’anno ma tale motivazione non ha convinto i giudici del Tar di Salerno.
Il ragazzo, che frequenta una scuola superiore salernitana, a conclusione dell’anno scolastico, viene bocciato perché, fra le altre motivazioni, «ha frequentato le lezioni in modo discontinuo, accumulando un numero elevato di assenze e ritardi, partecipando alle attività didattiche in modo passivo e superficiale, utilizzando un metodo di studio inefficace».
I genitori però chiedono ai giudici amministrativi di annullare il verbale degli insegnanti, sottolineando tra le altre cose, che lo studente avrebbe fatto «numerose assenze a causa di problemi fisici e psicologici dovuti al disagio tipico dei ragazzi in età compresa tra i 13 e i 18 anni, nonché dovuti a questioni familiari ed alla sua rapida e notevole crescita in altezza».
Ma il Tar è rimasto insensibile di fronte a queste presunte e imprevedibili forze della natura che fanno crescere troppo velocemente, un po’ come è successo ad Alice, quella catapultata nel paese delle meraviglie.
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