Quanto emerge da una recente indagine svolta dal portale Skuola.net, che ha interrogato un campione di 2500 alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, è che oltre la metà degli intervistati è d’accordo per il ripristino della selezione, quindi a maggiori bocciature al termine di questo anno scolastico, dopo il ‘tutti ammessi’ del 2020, dovuto al lungo lockdown di primavera e al passaggio alla didattica a distanza. Dall’indagine emerge che il 56% è d’accordo sul ritorno delle bocciature, mentre è rappresentata dal 44% la percentuale di coloro che si trovano sul fronte opposto.
A poche settimane dalla chiusura di un altro anno scolastico pesantemente condizionato dalla pandemia, ricordiamo come già di recente pubblicato in queste pagine, che a differenza del 2020, quest’anno gli alunni che a giugno avranno delle valutazioni negative potrebbero ripetere l’anno scolastico o, alle superiori, vedersi “congelato” il giudizio in attesa di sanare i cosiddetti debiti, come confermato la scorsa settimana dal MI che nella giornata del 29 marzo ha fatto sapere che non sono previste ulteriori ordinanze sulla valutazione degli studenti.
Studenti e studentesse del campione preso in considerazione hanno ulteriormente motivato la propria scelta a favore di una maggiore selezione per valorizzare l’impegno, infatti per oltre due terzi di loro (68%) chi aveva voglia di studiare ha continuato a farlo anche durante la difficile convivenza con la Dad e, quindi, non sarebbe giusto se venisse riservato lo stesso trattamento indistintamente a tutti gli studenti, si legge nei risultati dell’indagine di Skuola.net. C’è anche un fronte più duro, il 16%, secondo cui potrebbe addirittura essere vantaggioso fermare coloro che in questo anno, non impegnandosi, potrebbero recuperare le lacune accumulate; inoltre, per 1 su 10 degli studenti che hanno partecipato alla rilevazione sarebbe un errore promuovere tutti perché la Dad, quest’anno secondo loro, non ha inciso così profondamente sul rendimento rispetto a dodici mesi fa.
Se il fronte bocciature avanza tesi sostenibili, non da meno si comportano coloro che sono contrari alla selezione, che sottolineano nelle loro risposte i risvolti psicologici legati alla chiusura a singhiozzo delle scuole, per cui per il 48% di loro non vanno trascurate le tante difficoltà accumulate da un anno a questa parte, dal punto di vista emotivo e mentale per portare a un giudizio obiettivo da parte dei professori. Sotto accusa è in particolare la DAD, che per il 30% del campioneha impedito di avere lo stesso profitto che si sarebbe ottenuto stando in classe. Il 18% infine punta il dito sulle modalità, a dir loro penalizzanti per il successo scolastico, di chi ha gestito l’emergenza.
L’indagine fa infine il punto sulle aspettative e ben il 55% degli intervistati ritiene, e auspica, che il MI potrebbe ripensarci e creare di nuovo le condizioni per una promozione, tanto che un altro 10% è addirittura sicuro che ci sarà un ripensamento e di fronte all’imminenza della prova di scrutini e prove finali, solo 1 su 3 continua comunque a sostenere fermamente che le bocciature siano necessarie.
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