In questi giorni, dopo che l’anno scolastico si è concluso, i docenti sono impegnati negli scrutini e nelle valutazioni finali dei propri alunni. La dirigente scolastica di un liceo milanese ha scritto una lettera molto particolare agli studenti che sono stati bocciati. Lo riporta La Repubblica.
Nella scuola gli alunni che dovranno ripetere l’anno sono il 10%, mentre il 13% ha il giudizio sospeso. Ecco le parole della preside: “Quasi sempre è dagli insuccessi che nascono le più grandi vittorie. Credi in te stesso ancora più di prima, come noi faremo con te”.
“So già che non mi crederai ma per me, per noi, è bruttissimo quando succede. Bocciare un/a ragazzo/a significa ammettere di aver fallito, di non essere riusciti a motivarti, a farti venir voglia di dare il meglio di te. Certo, però, che un po’ anche tu…, sì insomma, potevi dare di più! Ma non è solo questo. Il prossimo anno sarai, dovrai essere, lì, di nuovo. Saremo ancora insieme. Abbiamo perso una partita. Ma è una partita, non è tutto il campionato”.
“Fra dieci anni nessuno si ricorderà di questa bocciatura. Tutti guarderanno la persona che sarai diventato. E la persona che diventerai comincia da domani mattina, quando ti sveglierai. Comincia dalla tua voglia di dimostrare che puoi dare molto di più, da quanta forza sei disposto a mettere sul piatto per realizzare i tuoi sogni. Io sarò lì, promesso”.
La dirigente ha anche scritto un messaggio, visibile nel sito della scuola, indirizzato invece ai genitori. Eccone il contenuto: “Gli esami dei vostri figli stanno per iniziare, so che sperate che i vostri figli vadano bene. Ma per favore ricordatevi che tra gli studenti che siederanno per fare gli esami c’è un artista che non capisce la matematica, c’è un imprenditore a cui non interessa la storia, c’è un musicista i cui voti in chimica non saranno importanti, c’è una persona sportiva il cui allenamento è più importante della fisica”.
“Se tuo figlio andrà bene sarà un ottima cosa, ma se lui o lei non lo faranno, per favore non privarli della loro fiducia e della loro dignità. Digli che non fa niente, che è solo un esame. Potranno fare cose molto più grandi nella loro vita. Digli che non importa quali saranno i loro voti, li amerai lo stesso senza giudicarli. Comportatevi così per favore. E quando lo farete, ammirerete i vostri figli conquistare il mondo”.
“Un esame od un brutto voto non gli porteranno via i loro sogni ed il loro talento. Per favore, non pensiate che dottori ed ingegneri siano le uniche persone felici al mondo”, ha concluso.
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