”Ti assicuro che le tue parole ce le ricorderemo: non finiranno impastate nel tritacarne quotidiano” e ”spero davvero che la legislatura appena iniziata possa presto sdebitarsi”, approvando subito la legge contro l’ omofobia. Lo scrive su Repubblica la presidente della Camera, Laura Boldrini, rispondendo alla lettera scritta ieri al quotidiano dal diciassettenne Davide Tancredi, invitandolo ”nei prossimi giorni alla Camera, per parlare di quello che stiamo cercando di fare”.
Boldrini guarda anche alla vicenda di Carolina che ”fa male al cuore e alla coscienza: ha deciso di farla finita, a 14 anni, per sottrarsi alle umiliazioni che un gruppo di piccoli maschi le aveva inflitto per settimane sui social media. E consola davvero troppo poco apprendere che ora questi ragazzini dovranno rispondere alla giustizia della loro ferocia” ”Vi metto insieme, Davide – scrive la presidente della Camera – perché tu e Carolina parlate a noi genitori e ad un Paese che troppo spesso non sa ascoltare” e ”a una società che non sa proteggere i suoi figli”.
Accanto alla legge sull’omofobia, per Boldrini ”è urgente trovare il modo per crescere insieme nell’uso dei nuovi media. Le loro potenzialità sono straordinarie, possono essere e spesso sono poderosi strumenti di libertà, di emancipazione, di arricchimento culturale, di socializzazione. Ma se qualcuno li usa per far male, per sfregiare, per violentare, non possiamo chiudere gli occhi. Il problema, in questo caso, non è quello di varare nuove leggi” ma ”sarebbe ipocrita non vedere la grande questione culturale che storie drammatiche come quella di Carolina ci pongono”.