C’è anche Elena Ugolini tra i candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, dopo il decennio di governatorato di Stefano Bonaccini, recentemente eletto europarlamentare (quindi insediatosi a Strasburgo da pochissimi giorni) e di conseguenza dimissionario da presidente regionale. L’ex sottosegretaria all’Istruzione del governo Monti, oggi rettrice delle scuole Malpighi, si è ufficialmente presentata come esponente di una lista civica, ma i bene informati sostengono che diverrà a breve la candidata del centro-destra, quindi di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
Ugolini è scesa subito in campo: dopo che Bonaccini si chiedeva, sui social, cosa Ugolini avrebbe detto al governo Meloni riguardo ai rimborsi dei beni mobili per gli alluvionati e come la pensasse su sanità e scuola pubbliche, la risposta della rettrice del Malpighi è arrivata a stretto giro di posta: prima lo ha accusato di avere “il tempo quotidianamente di polemizzare con noi attraverso social e interventi pubblici”, quindi Ugolini ha detto che “da cittadina innanzitutto gli consiglio di concentrarsi sulla sua nuova attività di europarlamentare”.
“Stiamo andando al voto per le sue scelte personali di carriera politica, ma voglio rassicurarlo – ha aggiunto l’ex sottosegretaria -: il nostro obiettivo è migliorare la qualità della sanità e impostare una politica di gestione del territorio che prevenga fenomeni come quelli a cui abbiamo assistito e che non sarebbero accaduti se non avessimo un grande problema di dissesto idrogeologico”.
Controreplica di Bonaccini: “Capisco che la candidata Ugolini sia nervosa: si presenta come civica, ma la sua candidatura sarà la candidatura di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, mentre proprio in queste ore decine di liste civiche già esistenti di tutta la regione si dicono disponibili a sostenere Michele de Pascale”.
In un post su Facebook, Bonaccini ricorda di essere stato eletto nel novembre 2014 per la prima volta: “Si andrà al voto nel novembre del 2024, esattamente dieci anni dopo, cioè due legislature. Ma vedo che con i numeri Ugolini ha poca dimestichezza dopo aver sbagliato di circa 20 punti percentuali la quantità di cittadini che votarono alle ultime regionali”, insiste l’europarlamentare, aggiungendo che “più che mia volontà di carriera sono state le 260 mila preferenze che mi hanno assegnato liberamente gli elettori in Emilia-Romagna (quasi 400mila quelle totali nel nord-est), cifra record da queste parti, che mi hanno fatto eleggere al Parlamento Europeo”.
“Sono state nella nostra regione ben centomila in più di quelle raccolte dalla premier Meloni e addirittura 220 mila in più di quelle raccolte dal Generale Vannacci, che saranno suoi sostenitori alle elezioni regionali. A proposito di civismo”, ha concluso l’ex numero uno alla Regione emiliano romagnola.
Intanto, Elena Ugolini ha scelto il portavoce per la campagna elettorale: sarà il parmense e quasi omonimo (ma non parente) Jacopo Ugolini, appena 24enne, classe 2000, attuale caporedattore della rivista del think tank conservatore Nazione Futura.
L’Ansa ricorda che “della testata, edita dalla Giubilei Regnani Editore di Francesco Giubilei, si è parlato molto di recente per l’inchiesta di Fanpage che ha svelato la presenza di elementi neofascisti dentro Gioventù nazionale, la giovanile di FdI: la giornalista di Fanpage autrice dell’inchiesta si era infiltrata nel movimento accreditandosi grazie ad alcuni articoli scritti come collaboratrice di Nazione Futura”.