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Bonus 500 euro, dove e come spenderlo. Intervista a Reginaldo Palermo su Gilda TV

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Il vice-direttore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo, è stato intervistato da Gilda Tv sul bonus 500 euro. Palermo ha analizzato tutti i risvolti alla luce delle nuove indicazioni del Miur.

Ecco il video

 

 

Per ottenere l’identità digitale su SPID è possibile seguire una delle procedure disponibili: InfoCertSielte, TIM e Poste Italiane.

Utilizzando InfoCert è necessario disporre di un PC con webcam ( il servizio costa 19,90); si può anche andare di persona presso un Centro InfoCert ma in tal caso a spesso ci si dovrà spostare di cento chilometri o anche più dalla propria città.

In alternativa ci si può registrare tramite Sielte ID. SielteID ha una validità di 2 anni dalla sua attivazione e può essere rinnovato alla scadenza. Il servizio è gratis per tutti gli utenti che attivano il proprio account entro il 31 dicembre.

Per quanto riguarda il portale di TIM, per poter ottenere l’identità digitale è necessario invece disporre di una CNS (carta nazionale dei servizi), oppure di una firma digitale, da acquistare presso un provider privato, oppure di una carta di identità digitale (non tutti i Comuni sono attrezzati per rilasciarla). 
Attenzione però: il servizio di TIM è gratuito se ci si registra entro il 31 dicembre, ma l’identità digitale è gratuita per i primi due anni, poi si dovrà pagare sottoscrivendo un abbonamento annuale.

Infine, per registrarsi attraverso Poste Italiane, non è necessario avere un conto corrente postale o avere a disposizione il Bancoposta e il relativo lettore. La procedura è gratuita e si può svolgere in tutta semplicità
Infatti, c’è Poste Id che è gratuito per tutta la durata del contratto (24 mesi) per coloro che aderiranno al servizio entro il 31 dicembre 2016. Procedura di registrazione rapida (una decina di minuti) con richiesta anche in questo caso del documento di riconoscimento e del codice fiscale.

Supporto per ottenere l’identità digitale (CLICCA QUI)


Ricordiamo, inoltre, che i docenti che dal 1° settembre hanno affrontato delle spese per l’aggiornamento professionale potranno farle rientrare nel bonus da 500 euro erogato telematicamente dal Miur.

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