Bonus 500 euro, i docenti contrari alla nuova procedura. L’esito del nostro sondaggio

Continua a far discutere la gestione del bonus annuale da 500 euro per l’aggiornamento dei docenti di ruolo, previsto dal comma 121 della Legge 107/2015. La Tecnica della Scuola ha chiesto ai suoi lettori sulla propria pagina Facebook un parere sulla nuova procedura. E il risultato è stato un plebiscito per il NO (890 voti, pari al 97%), non piace questa nuova modalità prevista dal Ministero dell’Istruzione. Non mancano critiche al sistema ritenuto “farraginoso e complicato”. Solo il 3% (27 voti) dei professori si ritiene soddisfatto.

 

 

A questo proposito ricordiamo alcune informazioni utili per avere un quadro chiaro sul bonus 500 euro.

 

Partiamo dai beneficiari: vengono confermati i circa 740mila docenti di ruolo a tempo pieno e part-time, quelli nell’anno di formazione, gli inidonei per salute, quelli in comando, distacco e fuori ruolo, quelli delle scuole all’estero e di quelle militari. Mancano gli educatori, seppure il ricorso dal sindacato presentato abbia sinora dato loro ragione.

 

 

LE DATE

 

– 28 novembre, apertura agli esercenti e agli enti (anche online) per la registrazione gratuita sulla piattaforma con l’indicazione degli ambiti nei quali intendono fornire i loro beni e servizi; la parte delle scuole, università, conservatori e accademie vengono accreditate direttamente dal MIUR; per la parte musei e cinema si utilizza la banca dati del MIBAC; la piattaforma sarà aggiornabile in progress per tutto l’anno scolastico;

– 30 novembre, apertura per la registrazione dei docenti; i docenti possono registrarsi lungo tutto l’anno scolastico, naturalmente lo devono fare prima di effettuare l’acquisto.

 

A differenza di quanto affermato fino ad ora dal Miur, le somme non spese risultano cumulabili negli anni successivi. Questo significa che il docente che non ha speso interamente la cifra dell’anno scolastico 2015/2016 la potrà spendere entro il 31 agosto 2017 (da rendicontare con le vecchie modalità): si tratta, indubbiamente, di un’opportunità per diversi docenti, che non avendo speso la quota annuale nel corso del passato anno scolastico, o avendone spesa solo una parte, ora si trovano a disposizione un “tesoretto” che varia tra i 500 e i 1.000 euro.

 

COSA POSSO ACQUISTARE

 

Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, per:

– l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;

Ad esempio un docente di scienze può utilizzare il bonus per acquistare un romanzo? Si, tale spesa è ammissibile in quanto, non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata, così come previsto dalla legge 107/2015 (art. 1, comma 7), “che riconosce fondamentale la formazione professionale del docente nel quadro degli obiettivi formativi, che riguardano competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità”.

– l’acquisto di hardware e software;

sì a personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, tablet; no a smartphone e a componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner, cartucce, stampanti, pennette USB e videocamere. Sì a programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura e di calcolo (strumenti di office automation); no a programmi e applicazioni non destinati alle specifiche esigenze formative di un docente

– l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;

L’iscrizione a corsi di aggiornamento non solo deve riguardare corsi svolti da enti accreditati, ma deve avere diretta e sostanziale attinenza con la professione (“purché inerente al profilo professionale”). E’ riconosciuta l’iscrizione a corsi on line, purché rientranti nelle caratteristiche di cui sopra e tenuti da enti accreditati o qualificati dal Miur. Ci sarà un’area appositamente dedicata per l’iscrizione ai corsi.

– l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;

– l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;

– l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;

– iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

 

IDENTITA’ DIGITALE

 

Per accedere alla piattaforma cartadeldocente.istruzione.it devono aver acquisito l’identità digitale (SPID), anche in questo caso non c’è una data di scadenza, comunque la si può fare già da ora. La SPID che si può richiedere a quattro operatori, di cui alcuni gratuiti: INFOCERT, POSTE, TIM, SIELTE dà garanzie di sicurezza e servirà nel futuro per tutti i servizi online della pubblica amministrazione ai quali si accederà con un unico user e un’unica password.

Alla piattaforma, tramite lo SPID, possono accedere solo i docenti che ne hanno titolo e avranno a disposizione il “borsellino elettronico”.

 

 

MODALITA’ DI ACCESSO

Al primo ingresso il docente troverà la richiesta di indicare se ha già effettuato delle spese dal 1 settembre 2016 al 30 novembre 2016. Alla risposta affermativa verrà indirizzato nella parte del sito che gli permetterà di emettere un buono per il settore e per la cifra utilizzata, che andrà a scalare i 500,00 euro di base. Con il buono e la ricevuta fiscale della spesa (pezza giustificativa) si reca nella segreteria della propria scuola che caricherà la richiesta dell’importo. Il MIUR invierà i soldi alla scuola che dietro presentazione della pezza giustificativa liquiderà al docente.

Per i docenti che non hanno già effettuato spese, una volta entrati nella piattaforma, possono scegliere l’acquisto all’interno delle offerte degli esercenti registrati ed emettere un buono (con barcode simile ai buoni pasto) per prenotare l’acquisto che valideranno al momento in cui si realizzerà l’acquisto (esempio se prenoto un film e poi per motivi diversi non ci posso andare, annulla la prenotazione e la somma non mi viene scalata dal borsellino elettronico; l’unica categoria che non si può disdire è quella dei musei).

Se la spesa supera i 500,00 euro è consentito il mix di pagamento (parte card, parte personale). Saranno attivati anche call-center dedicati ai soli docenti per chiarimenti e risoluzione delle problematiche incontrate nell’utilizzo della piattaforma.

Redazione

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