Sulla questione del bonus di 500 euro per l’autoformazione continua a disturbare il sonno di molti insegnanti che ci scrivono per chiedere qualche chiarimento.
Intanto diciamo che – a suo tempo – il Miur aveva spiegato che in materia di rendicontazione saranno emanate ulteriori spiegazioni ma questo non esclude che a qualche domanda si possa già rispondere.
Primo problema: cosa succede se un insegnante a fine anno “avanza” una parte del bonus?
Secondo il decreto della Presidenza del Consiglio con cui è stato istituito il bonus, l’avanzo dovrebbe confluire nel bonus del prossimo anno: in pratica chi avanza 200 euro l’anno prossimo ne dovrebbe avere 700 (meglio usare il condizionale perchè l’esperienza dimostra che le certezze sono sempre meno frequenti).
E se al contrario un insegnante spende 700 euro per un PC?
Il caso non è espressamente contemplato ma ci sembra di poter affermare con una certa sicurezza che il docente potrà avere riconosciuta la spesa di 500 euro anche se la fattura/ricevuta è di importo superiore.
E a chi spetta il compito di rendicontare? Ovviamente la rendicontazione va fatta dal docente interessato con le modalità che verranno precisate in seguito; per intanto, come abbiamo già avuto modo di dire più volte, è bene richiedere fatture o ricevute intestate quando si effettua un acquisto e conservare accuratamente tutte la documentazione.