Il bonus da 500 euro spendibile dai docenti di ruolo fa gola a molti enti di formazione, che creano azioni di marketing al limite del credibile.
A tal proposito girano nella posta elettronica dei docenti email di questo tipo: Il bonus è al suo debutto ed entro agosto bisognerà rendicontare alla scuola con aggravio di lavoro per la segreteria e per i revisori dei conti. Proprio per questo sorgono i primi dubbi tra i docenti, che in mancanza di certezze evitano di spendere i soldi del bonus: Si può fare l’acquisto in favore di terzi, magari un tablet per il figlio, oppure andare a cinema accompagnati? Si possono acquistare anche gli smartphone? Insegno uno strumento musicale, posso comprare anche le corde per lo strumento? Voglio acquistare l’hardware per assemblare un pc su Amazon le fatture dei vari pezzi vanno bene?…queste ed altre domande ancora si pongono i docenti.
Tutto ciò consiglia prudenza, i docenti non vogliono spendere e poi dover rimborsare, sentendosi beffati. Si attende, soprattutto, che il Ministero dell’Istruzione emani la nota con la quale vengano date maggiori informazioni sulla rendicontazione.
Un’unica cosa sulla quale v’è certezza è la spesa per la formazione! L’importante è che il corso di formazione sia fatturato e che sia erogato da un ente formatore riconosciuto dal Miur. La proposta è proprio questa e nasce dall’idea che non necessariamente la formazione debba essere noiosa e pesante, ma può essere seguita in luoghi gradevoli, con persone con le quali si è in amicizia, durante il weekend, magari una sistemazione con la Spa (centro benessere) dove ci si può prendere cura del proprio corpo!
Nasce così l’idea della formazione blended (parte in presenza e parte on line) residenziale, che sarà interamente fatturata come formazione ovviamente! E che avrà permesso al docente oltre che di allargare il suo bagaglio di competenze professionali, anche di godere di un weekend rilassante.
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