Si amplierà di 600 euro nel 2018 la soglia di reddito entro la quale viene riconosciuto il credito di imposta più noto come bonus 80 euro. La novità contenuta nella legge di Bilancio ha un costo pari a 210,8 milioni.
La platea coinvolta comprende poco più di un milione di contribuenti, ma con benefici variabili che in alcuni casi saranno solo di pochi euro l’anno. Il credito, che va aggiungersi mese per mese al netto della retribuzione, vale su un anno 960 euro.
Per tutti gli altri dipendenti che si trovano tra i 24 e i 26.600 euro di imponibile Irpef, e non sono interessati da aumenti retributivi, l’allargamento della soglia si traduce in un beneficio netto di 288 euro l’anno tra i 24.600 e i 26 mila euro di reddito e di un importo più basso sia tra i 24 mila e e i 24.600, che tra i 26 mila e i 26.600.
Alle estremità il vantaggio si riduce fino a zero, perché naturalmente chi è a 24 mila conserverà il credito d’imposta nella misura piena di cui godeva già prima, mentre chi ha un imponibile di 26.600 e oltre non aveva alcun bonus finora e continuerà ad non averlo anche nel 2018.
INFOGRAFICA (fonte Il Gazzettino)
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