Bonus aggiornamento 500 euro, c’è chi avrà a disposizione 1.000 euro

Continua a far discutere la gestione del bonus annuale da 500 euro per l’aggiornamento dei docenti di ruolo, previsto dal comma 121 della Legge 107/2015.

A riferirlo è la Gilda degli insegnanti, che con un lungo comunicato rendiconta l’ultimo incontro tenuto dai sindacati presso l’amministrazione scolastica di Viale Trastevere, rappresentata dal capo dipartimento Miur Sabrina Bono, durante il quale è stata anche illustrata la nuova procedura per l’erogazione della card per l’aggiornamento.

Sono diversi i punti su cui i sindacati hanno messo una linea rossa. Ad iniziare dai beneficiari: vengono confermati i circa 740mila docenti di ruolo a tempo pieno e part-time, quelli nell’anno di formazione, gli inidonei per salute, quelli in comando, distacco e fuori ruolo, quelli delle scuole all’estero e di quelle militari. Mancano gli educatori, seppure il ricorso dal sindacato presentato abbia sinora dato loro ragione.

C’è poi qualche dubbio sulla tempistica, per l’implementazione della piattaforma cartadeldocente.istruzione.it, che potrebbe subire un ulteriore slittamento, “visto la complessità dell´operazione”, dice la Gilda.

Al momento, comunque, queste sono le date indicate dal Miur:

– 28 novembre, apertura agli esercenti e agli enti (anche online) per la registrazione gratuita sulla piattaforma con l’indicazione degli ambiti nei quali intendono fornire i loro beni e servizi; la parte delle scuole, università, conservatori e accademie vengono accreditate direttamente dal MIUR; per la parte musei e cinema si utilizza la banca dati del MIBAC; la piattaforma sarà aggiornabile in progress per tutto l’anno scolastico;
– 30 novembre, apertura per la registrazione dei docenti; i docenti possono registrarsi lungo tutto l’anno scolastico, naturalmente lo devono fare prima di effettuare l’acquisto.

C’è anche una novità: a differenza di quanto affermato fino ad ora dal Miur, le somme non spese risultano cumulabili negli anni successivi. Questo significa che il docente che non ha speso interamente la cifra dell’anno scolastico 2015/2016 la potrà spendere entro il 31 agosto 2017 (da rendicontare con le vecchie modalità): si tratta, indubbiamente, di un’opportunità per diversi docenti, che non avendo speso la quota annuale nel corso del passato anno scolastico, o avendone spesa solo una parte, ora si trovano a disposizione un “tesoretto” che varia tra i 500 e i 1.000 euro.

Risultano confermati, poi, gli ambiti nei quali spendere la somma, che corrisponderanno ai settori inseriti nella piattaforma: formazione e aggiornamento, libri e testi (anche digitali), mostre ed eventi culturali, musei, cinema, teatro, spettacoli dal vivo, hardware e software.

Il sindacato ricorda che i docenti per accedere alla piattaforma cartadeldocente.istruzione.it devono aver acquisito l’identità digitale (SPID), anche in questo caso non c’è una data di scadenza, comunque la si può fare già da ora. La SPID che si può richiedere a quattro operatori, di cui alcuni gratuiti: INFOCERT, POSTE, TIM, SIELTE dà garanzie di sicurezza e servirà nel futuro per tutti i servizi online della pubblica amministrazione ai quali si accederà con un unico user e un’unica password.

Alla piattaforma, tramite lo SPID, possono accedere solo i docenti che ne hanno titolo e avranno a disposizione il “borsellino elettronico”.

 

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I sindacati hanno rilevato la complessità dell’operazione sia per i numeri coinvolti (740.000 docenti) sia per la somma (oltre 380ml di euro) e confidano che non si verifichino le problematiche vissute anche di recente con le piattaforme informatiche del Miur.

La Gilda, in particolare, ha chiesto chiarimenti in merito ai corsi di aggiornamento e formazione all’estero e l’Amministrazione ha risposto che tutti gli enti accreditati in piattaforma sono abilitati anche se università o enti che operano all’estero. Ha poi lamentato la mancanza tra i beneficiari degli educatori, per i quali ci sono già state pronunce della magistratura, e dei precari.

I rappresentanti dei lavoratori, infine, hanno chiesto di non ripetere l’esperienza delle FAQ perché non hanno valore di atto amministrativo e di monitorare con successivi incontri questa prima attuazione così da poter effettuare eventuali correzioni prima della messa a regime del prossimo anno scolastico.

MODALITA’ DI ACCESSO

Al primo ingresso il docente troverà la richiesta di indicare se ha già effettuato delle spese dal 1 settembre 2016 al 30 novembre 2016. Alla risposta affermativa verrà indirizzato nella parte del sito che gli permetterà di emettere un buono per il settore e per la cifra utilizzata, che andrà a scalare i 500,00 euro di base. Con il buono e la ricevuta fiscale della spesa (pezza giustificativa) si reca nella segreteria della propria scuola che caricherà la richiesta dell’importo. Il MIUR invierà i soldi alla scuola che dietro presentazione della pezza giustificativa liquiderà al docente.

Per i docenti che non hanno già effettuato spese, una volta entrati nella piattaforma, possono scegliere l’acquisto all’interno delle offerte degli esercenti registrati ed emettere un buono (con barcode simile ai buoni pasto) per prenotare l’acquisto che valideranno al momento in cui si realizzerà l’acquisto (esempio se prenoto un film e poi per motivi diversi non ci posso andare, annulla la prenotazione e la somma non mi viene scalata dal borsellino elettronico; l’unica categoria che non si può disdire è quella dei musei).

Se la spesa supera i 500,00 euro è consentito il mix di pagamento (parte card, parte personale). Saranno attivati anche call-center dedicati ai soli docenti per chiarimenti e risoluzione delle problematiche incontrate nell’utilizzo della piattaforma.

Il DPCM, contrariamente a quanto previsto fino ad ora, all’art. 6, c. 6, prevede che le somme non spese siano cumulabili nel corso degli anni. Quindi anche ciò che non è stato speso l’anno precedente, lo si ritrova nel “borsellino”.
Nel caso il docente cambi indirizzo o mail nell’anagrafica è prevista la funzione modifica dove inserire i nuovi dati.

 

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Alessandro Giuliani

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