Vorrei solo comunicare che ho rinunciato e rinuncerò anche quest’anno ai 500€ della bonus card. La formazione e “l’autoaggiornamento” li ho sempre fatti e continuerò a farli a mie spese, secondo le mie modalità e la mia deontologia professionale.
L’anno scorso, ho cominciato la specializzazione sul sostegno all’ università di Bologna, per 3000€ ad esempio. Ma non la voglio la mancia elettorale di Renzi e della Giannini. Che razza di mossa è, umiliante e inutile al tempo stesso. Viene data solo a chi è di ruolo. E ai precari, che proprio per questo hanno uno stipendio non continuativo e più basso, se non hanno la cattedra completa? E magari hanno anche meno esperienza, essendo, almeno in teoria, più giovani o alle prime armi. E in cambio di cosa? Del mancato rinnovo del contratto, fermo al 2006? Cioè, 375 milioni ogni anno, solo per fidelizzare al voto e al governo la classe docente? E ci sono le coperture o continuiamo ad aumentare il debito con la spesa pubblica?
Capisco che sia importante stare al comando, ma se interessasse davvero la qualità della scuola, non si darebbe il via libera a un progetto, ormai su 100 istituti, come quello di ridurre le superiori da 5 a 4 anni: così, con la scusa dell’Europa (perché in realtà anche nella tanto virtuosa Finlandia e in altri paesi Ue si arriva ai 19 anni) si faranno saltare 40.000 cattedre.
E puntare sulla qualità sarebbe anche ridurre il numero di allievi per classe, per permettere, non solo a parole o per proclami, una vera personalizzazione dell’attività didattica. Oltre naturalmente a dare un vero ruolo agli insegnanti, ora in gran parte stipati in cattedre di “potenziamento” che gli stessi super.presidi faticano a gestire.
Se si mettesse un tetto di 20 ragazzi per classe, ogni 3-4 avremmo una nuova classe, con ore curricolari e di sostegno per molti più docenti. Senza bandire concorsi su cattedre inesistenti o simulacro. No, grazie, cari Renzi, Giannini, Faraone, fatevi un annetto in una qualsiasi scuola secondaria e tenetevi pure i regali, che a Nanbo Natale non ci credo più da un pezzo…
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