Categorie: Personale

Bonus di merito solo ai docenti di ruolo. Sentenza del Tar del Lazio

Su Italia Oggi c’è spazio per due interessanti sentenze in tema di bonus di merito. Infatti secondo il Tar del Lazio che si è pronunciato in due distinti procedimenti, il bonus di merito va soltanto ai docenti di ruolo e non ai precari. Non ci sono speranze per i precari di agguantare gli aumenti previsti dalla Buona Scuola. Infatti il tribunale amministrativo ha detto no a due ricorsi presentati da Flc-Cgil e Gilda degli insegnanti. Sentenze che consentono al Miur di sbloccare anche i 40 milioni dei 200 complessivi per il merito messi in riserva in attesa del Tribunale.

 

SENTENZA – I sindacati avevano impugnato il decreto dell’allora ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che aveva ripartito i 200 milioni per premiare i docenti migliori. I sindacati contestavano questo provvedimento: secondo loro non era giusto che tra i destinatari del provvedimento non ci fossero anche gli assunti a tempo determinato.

Il Tar ha invece argomento che se si fosse assegnato il fondo anche ai precari si sarebbe determinata una lesione della posizione dei docenti di ruolo, i quali vedrebbero ridotta la quota a disposizione. La legge 107, all’articolo 1 comma 128 è chiara: risorse destinate “a valorizzare il merito del personale docente di ruolo”. I docenti di ruolo sono 700mila, quelli precari con incarico annuale 100mila. Poi 200mila per le supplenze brevi. Dunque il danno sarebbe stato rilevante.

 

BONUS MERITO – Il bonus merito ha consentito, nel 2016-2017, di assegnare una media tra i 600 e i 700 euro con cui sono stati premiati 247.782 docenti su gli oltre 620mila insegnanti a tempo indeterminato complessivi. Quindi più di uno su tre. Percentuali che nel Lazio sono arrivate al 47%, in Piemonte al 44%, in Campania al 40% e in Sicilia al 39%. Il premio non è stato dato in poco più di 500 scuole; e nel 20% dei casi è stato distribuito “a pioggia”, quindi con importi uguali per tutti i docenti selezionati.

 

Andrea Carlino

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