Sono nuovamente aperte le funzioni per presentare la domanda per il cosiddetto bonus mamme, la misura introdotta dalla legge di bilancio 2024 a favore delle lavoratrici madri, che consente un esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3.000 euro annui.
Con circolare 2244 del 26 marzo 2024 il Ministero aveva fornito indicazioni per la presentazione delle domande da parte delle lavoratrici interessate, fissando all’8 aprile il termine per presentare l’istanza.
Ora, con nuova nota del 22 aprile, il Ministero fa sapere che la procedura è nuovamente aperta.
Per accedere al servizio l’utente deve effettuare il login nell‘area riservata in alto a destra all’interno del sito del Ministero (http://mim.gov.it) accedendo con credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).
Effettuato l’accesso nell’area riservata l’utente dovrà selezionare il servizio “Decontribuzione di maternità” elenco di tutti i servizi (menù -> servizi -> tutti i servizi).
Una volta effettuato l’accesso all’istanza, i dati anagrafici della lavoratrice verranno compilati automaticamente (eventuali rettifiche possono essere effettuate dalla funzione Gestione profilo -> Modifica dati personali sempre nell’area riservata).
Nell’istanza le lavoratrici in possesso dei requisiti previsti dalla circolare INPS n. 27 del 31 gennaio 2024 dovranno indicare i dati anagrafici dei figli (nome, cognome, data di nascita e codice fiscale).
È possibile indicare da due ad un massimo tre figli. In caso di lavoratrice madre di più di tre figli è necessario includere tra quelli comunicati il codice fiscale del figlio più piccolo.
Nel caso si indichino solo due figli, si ricorda che nella circolare INPS citata, al paragrafo condizioni di spettanza dell’esonero, è indicato che: “Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero trova applicazione anche in favore delle lavoratrici madri di due figli, a condizione che il figlio più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni (da intendersi come 9 anni e 364 giorni)“.
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