Il “bonus Maturità” ha sempre più perso valore negli anni. Da premio di merito a quegli studenti che avevano raggiunto la votazione di 100 e lode all’esame conclusivo di maturità, inizialmente (nel 2007 anno di istituzione) il bonus rappresentava una somma consistente per lo studente, circa 1000 euro. Oggi, dopo numerosi tagli, è arrivato a raggiungere i 90 euro a ragazzo. Lo segnala il portale ‘Skuola.net’.
I motivi della riduzione possono essere diversi. Certamente l’aumento degli studenti che hanno raggiunto il massimo della votazione negli ultimi anni. Il numero è infatti raddoppiato in due anni. Dai 7.513 studenti del 2019 ai 15.353 del 2021. Le percentuali parlano di uno 0,7% di studenti con lode del 2007 al superamento dell’1% del 2016. Una crescita poi proseguita negli anni successivi fino al 2,6% del 2020 e il 3,1% del 2021. Questi ultimi due anni segnati comunque dalla pandemia. In questo modo, seppur i fondi messi a disposizione dallo Stato non siano diminuiti, le somme per gli studenti si sono nettamente abbassate.
Ma il calo del bonus ha radici lontane come spiega ‘Skuola.net’. Dal 2007, anno della sua introduzione, al 2010, la cifra si è ridotta (da 1000 a 600 euro). Nel 2014 arrivò a dimezzarsi (450 euro), nel 2019 passò a 255 euro fino ai 95 euro del 2020.
Negli ultimi anni, complice la pandemia e la Dad, i voti sono stati comunque più alti, il 49,6% degli studenti ha ricevuto una valutazione superiore all’80 rispetto al precedente 32,6%.