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Bonus merito 2019/2020, ci sarà accordo Miur-Sindacati

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Per alcuni Dirigenti scolastici, ma anche per l’Associazione Nazionale Presidi, la questione della distribuzione del bonus del merito 2019/2020 rimarrà invariata rispetto al 2018/2019, nonostante l’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio che cancella il bonus del merito dei docenti e destina le risorse alla contrattazione integrativa di Istituto. A questo punto è bene fare chiarezza normativa e dire che, dopo l’approvazione della legge di bilancio 2020, sull’utilizzo dei soldi del bonus del merito ci sarà un accordo Miur-Sindacati.

Bonus merito docenti e novità legge Bilancio 2020

Con l’approvazione della legge di bilancio 2020, ci sarà la novità che il bonus del merito verrà definitivamente cancellato e tolto dalla discrezionalità dei dirigenti scolastici, per farlo confluire nel Fondo di Istituto e nella relativa contrattazione.

Dopo l’approvazione della legge di bilancio 2020, appare normativamente chiaro che il bonus del merito dovrà essere tolto alla discrezionalità dei Dirigenti scolastici, inserito immediatamente in contrattazione di Istituto, in quanto la legge diventa efficace non appena entra in vigore.

Sul tema bonus del merito docenti e novità introdotte dalla legge di bilancio si stanno movendo ai sindacati al fine di gestire in modo uniforme e univoco questa risorsa economica nel rispetto della legge. A tal proposito si sta pensando ad un accordo Miur-Sindacati da firmare in gennaio 2020.

È utile sapere che il testo della legge di Bilancio 2020 sarà votato senza modifiche nei prossimi giorni alla Camera, pertanto le norme in essa contenute, compresa quella sul “bonus”, entreranno in vigore subito dopo la sua approvazione definitiva. Ciò comporta che:

-le risorse del “bonus” non debbano essere più finalizzate alla valorizzazione dei docenti;

-il Comitato di valutazione non debba definire i criteri per la valorizzazione dei docenti così come prevedeva la Legge n.107/2015;

-le risorse del “bonus” possano essere utilizzate per tutto il personale, sia docente che ata, secondo quanto stabilito in contrattazione integrativa.

Poiché la norma interviene ad anno scolastico avviato si pone un problema di gestione della novità sopravvenuta in particolare in questa fase transitoria di applicazione della norma in cui le risorse sono state già assegnate alle scuole e, presumibilmente, in molte di esse la contrattazione integrativa si è già conclusa.

Si rende perciò necessario ed urgente un intervento a livello nazionale in grado di dare indicazioni univoche alle scuole. Pertanto, subito dopo l’approvazione definitiva della legge di bilancio, sarà avviato un confronto al MIUR al fine di pervenire quanto prima ad un’intesa sindacale o un accordo negoziale per definire le nuove modalità di gestione delle risorse del “bonus” in sede di contrattazione integrativa.

La conversione di Associazione Nazionale Presidi

L’ANP ha da sempre sostenuto che le norme di legge, appena entrano in vigore, abrogano gli accordi contrattuali. Adesso che la legge di bilancio 2020 toglierà il bonus merito dalle mani dei DS, in una nota ufficiale dell’Associazione Presidi viene scritto che “la modifica alla Legge 107 interviene nell’anno 2020 e, quindi, non ha alcun effetto retroattivo sulla contrattazione del presente anno scolastico; essa avrà rilievo a partire dall’atto di costituzione del fondo d’istituto 2020/2021”.  In buona sostanza ANP sostiene che siccome la contrattazione di Istituto è stata già fatta, il comma 249 dell’articolo 1 del disegno di legge di Bilancio 2020, come approvato dal Senato,  in cui si dispone che “Le risorse iscritte nel fondo di cui all’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, già confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, sono utilizzate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione” entrerà in vigore nel prossimo anno scolastico , mentre per il 2019/2020 continuerà a vigere la norma della distribuzione del bonus premiale da parte dei Dirigenti scolastici.

L’ipotesi di ANP, convertita nell’idea che le leggi non abrogano con immediatezza gli articoli contrattuali contrastanti, perde di incisività perché dal Miur arriva la notizia che si troverà un accordo con i sindacati per gestire la fase transitoria per l’eliminazione del bonus merito.