I Dirigenti scolastici dovrebbero assegnare il bonus premiale dei docenti anche a quegli insegnanti che possiedono un curriculum vitae corposo di titoli culturali (almeno due corsi di perfezionamento, master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca, seconda o più lauree, pubblicazioni scientifiche) oltre che attestati professionali e non limitarsi solo agli incarichi interni alla istituzione scolastica o ai progetti.
In siffatto modo si realizzerebbe pienamente la valorizzazione del merito dei docenti, che con un curriculum vitae di peso rappresenta una risorsa aggiuntiva per la scuola.
Altrimenti il bonus premiale dei docenti, così come concepito dalla Legge 107/2015, è sterile e privo di significato.
Se rimanesse così sarebbe meglio eliminarlo completamente.
Mario Bocola
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