Il bonus per i docenti più meritevoli è una delle novità più controverse introdotte dal governo Renzi. La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.
Un decreto specifico del Ministro ripartisce il fondo a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo. Il fondo è indirizzato a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sui posti della dotazione organica (posti comuni, sostegno, irc).
Viene definito “bonus” in quanto è da considerare come una retribuzione accessoria che può essere confermata o non confermata di anno in anno in relazione ai criteri stabiliti e alle valutazioni ricevute. I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione mentre l’assegnazione della somma, sulla base di una motivata valutazione, spetta al Dirigente scolastico.
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Non sono mancate le polemiche con tanti docenti che hanno rifiutato il bonus. Da Nord a Sud.
Nei giorni scorsi ha fatto scalpore il caso del docente di Catanzaro che ha regalato un tavolo da ping pong agli studenti utilizzando i soldi del bonus premiale.
A Milano, al Liceo Parini, c’è da registrare un altro caso: al 75% dei professori è stato assegnato il bonus, al rimanente 25% no. Ed è scoppiata la polemica con un’infuocata lettera dei docenti ‘delusi’ per il mancato bonus. Si parla di “punizione” con ricadute morali non indifferenti: i docenti si sentono “penalizzati, umiliati e isolati”. Secondo alcuni studenti – così come riporta il “Corriere della Sera” il bonus non è stato assegnato ai prof più severi. Comunque il dirigente scolastico annuncia sanzioni disciplinari per i docenti “ribelli”.
L’ultimo caso che è salito all’onore della cronaca ci porta a Torino e lo racconta “La Stampa”. I professori della scuola media “Bobbio” premiati regalano i soldi ai ragazzi: “259 euro lordi non ti cambiano la vita” è la loro motivazione. Pertanto i docenti hanno deciso di comprare lampade e libri: “Il bonus per la valorizzazione del merito” che se lo tenga il ministero. Noi crediamo che la scuola sia collaborazione e che un insegnante da solo, per quanto abile e meritevole, sia destinato al fallimento. L’idea del super-insegnante da solo non va da nessuna parte”.
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