Dopo le polemiche dello scorso anno, è tempo di bonus merito, il riconoscimento economico agli insegnanti voluto fortemente dal Miur.
Le scuole infatti stanno iniziando a comunicare i nomi dei “fortunati”, che ricordiamo vengono individuati dal dirigente scolastico che deve attenersi però ai criteri selezionati da un comitato di valutazione composto da 3 insegnanti, 2 genitori e da un componente esterno selezionato dall’USR.
In base alle stime dell’incontro di luglio fra sindacati e Miur a proposito dell’informativa MOF 2017/2018 (Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa), in media ogni scuola avrà un importo di 24mila euro da distribuire – non per forza in parti uguali – agli insegnanti meritevoli.
L’erogazione del bonus merito ai docenti dovrebbe rispettare i tempi dello scorso anno, ovvero bisogna aspettare l’autunno prima di vedersi concretamente assegnati i soldi stabiti, che il Ds ha deciso di assegnare a quei docenti che si sono distinti per le competenze nel proprio lavoro, miglioramenti apportati alla scuola e l’utilizzo di una didattica efficace ai fini dei miglioramenti degli alunni.
In realtà, anche quest’anno il bonus sarà versato all’80%, in quanto non è ancora arrivata la risposta del Tar Lazio, relativa all’estensione del beneficio per gli insegnanti non di ruolo, lasciati fuori dall’assegnazione.
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Ricordiamo che lo scorso anno le polemiche a tal riguardo si sono trascinate per mesi, con alcune denunce da parte di alcuni insegnanti che lamentavano di essere stati scartati dal Ds in quanto non vicari o fuori dallo “staff” di fiducia del dirigente scolastico.
Il problema è che questo bonus divide i docenti, perché innevitabilmente si stila una classifica, come abbiamo visto non sempre imparziale e trasparente, fra colleghi, aumentando la competizione all’interno il corpo docente, che non fa bene alla scuola.
Polemiche a parte, la speranza è che si possa arrivare all’erogazione del bonus entro l’autunno.
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