Il Ministero ha informato i sindacati che, in seguito all’autorizzazione da parte del MEF, sta erogando sui piani gestionali delle scuole le risorse relative alla valorizzazione del personale docente (ex bonus) dell’a.s. 2017/2018 – che erano state bloccate per il ricalcolo per gli stipendi dopo la sottoscrizione del CCNL 2016/2018 – da utilizzare sia per il personale a tempo indeterminato, che per quello a quello a tempo determinato.
Infatti, è stato siglato un accordo, lo scorso 25 giugno, in cui si sono create le condizioni per devolvere i fondi della valorizzazione docenti alla contrattazione, a favore sia del personale a tempo indeterminato, che a quello a tempo determinato.
Le risorse del fondo della valorizzazione dei docenti saranno ripartite nella misura dell’80% in proporzione al numero di posti relativi alla dotazione organica del personale docente di ogni istituzione scolastica ed educativa statale.
Mentre per quanto riguarda il restante 20% sulla base di fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo.
Questi fattori di complessità per la distribuzione del 20% delle risorse del fondo saranno individuati sulla base dei seguenti indicatori, aventi tutti il medesimo peso:
1. percentuale di alunni con disabilità;
2. percentuale di alunni stranieri;
3. numero medio di alunni per classe;
4. percentuale di sedi scolastiche in aree totalmente montane o in piccole isole
INTESA MIUR-SINDACATI DEL 25 GIUGNO
Ricordiamo che è stata siglata il 1° agosto l’Ipotesi di Contratto Integrativo Nazionale sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa 2018-19.
Per il bonus merito ci saranno 130 milioni, ma è stato concordato che d’ora innanzi i fondi verranno accreditati direttamente alle scuole senza “transitare” dagli uffici scolastici regionali. Inoltre il contratto stabilisce che le risorse che le scuole non spendono restano nella disponibilità dei bilanci di istituto senza nessun vincolo di destinazione.
Ma la novità principale è certamente quella del fondo per la valorizzazione del personale docente, appunto il cosiddetto “bonus premiale”, che a partire dal 2018/19 dovrà essere contrattato fra RSU e dirigente scolastico.
Resta tuttavia la competenza del comitato di valutazione che dovrà definire i criteri generali, e questo potrebbe creare qualche forma di contenzioso.
La questione bonus merito, tuttavia, risulta complicata e ancora in fase di evoluzione, perché se è vero che il CCNL ha inserito le risorse del bonus fra quelle soggette a contrattazione è anche vero che l’articolo 11 del TU 297/94 così come modificato dalla legge 107/2015 non è stato minimamente toccato e quindi le prerogative del comitato di valutazione restano intatte (va anche ricordato che i comitati sono in scadenza perché la legge ne prevede la triennalità e dunque vanno rinnovati).
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