Il bonus merito dell’anno scolastico 2017/2018 che è stato ridotto, per effetto del passaggio di una sua quota nella voce stipendiale Retribuzione Professionale Docenti, non è ancora pervenuto nelle scuole.
ACCORDO CONTRATTUALE SUGLI INCREMENTI DELLE INDENNITA’ FISSE
È utile ricordare che il nuovo contratto collettivo nazionale della scuola 2016-2018 ha previsto, all’art.38 comma 1 lettera a),b) e c), gli incrementi stipendiali delle indennità fisse.
Le indennità di cui al presente articolo sono confermate secondo la disciplina prevista nel CCNL 29/11/2007 e sono incrementate come di seguito indicato: a) la retribuzione professionale docenti di cui all’art. 83 del CCNL Scuola del 29/11/2007 è incrementata con la decorrenza e degli importi lordi per dodici mensilità indicati nell’allegata tabella E1.1;
Anzianità di servizio Incrementi dal 01.03.2018
Da 0 a 14 anni | 10,50 |
Da 15 a 27 anni | 12,80 |
Da 28 | 15,70 |
Valori in Euro mensile da corrispondere per 12 mensilità
Incremento annuo dal 01.03.2018
DSGA | 78,00 |
Valori in euro
Compenso Individuale Accessorio (CIA)
Aree Incrementi dal 01.03.2018
B / C | 9,20 |
A / As | 8,40 |
Valori in Euro mensile da corrispondere per 12 mensilità
INCREMENTI GARANTITI CON LA DECURTAZIONE DEL BONUS MERITO
Gli incrementi delle indennità fisse sono stati garantiti da una decurtazione del bonus del merito. Ricordiamo che ai sensi del comma 126 della legge 107/2015 è stato previsto per tutte le scuole pubbliche italiane uno stanziamento complessivo di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016.
ANCORA IL BONUS DEL MERITO 2017/2018 NON È STATO INVIATO ALLE SCUOLE
Intanto per questo anno scolastico 2017/2018 il bonus del merito per la valorizzazione professionale dei docenti non è stato ancora ricevuto dalle singole istituzioni scolastiche, un ritardo dovuto al ricalcolo delle quote per singole scuole. Infatti oltre la decurtazione che il bonus ha ricevuto per via contrattuale, c’è stato anche il ricalcolo sulla base del reale organico dell’autonomia e non sul computo del personale docente a tempo indeterminato di una scuola. Questo favorirà molto di più le aree geografiche in cui ci sono organici ricoperti da personale precario e penalizzando, ovviamente, le scuole dove le cattedre sono tutte coperte da docenti di ruolo.
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