Che fine farà quest’anno il “bonus per il merito” per i docenti?
Sarà “contrattato” fra RSU e dirigente scolastico ? E che ruolo avrà ancora il comitato di valutazione?
La questione è complicata perché se è vero che il CCNL dell’aprile scorso ha inserito le risorse del bonus fra quelle soggette a contrattazione è anche vero che l’articolo 11 del TU 297/94 così come modificato dalla legge 107/2015 non è stato minimamente toccato e quindi le prerogative del comitato di valutazione restano intatte (va anche ricordato che i comitati sono in scadenza perché la legge ne prevede la triennalità e dunque vanno rinnovati).
Per parte loro i sindacati firmatari del CCNL non si pongono troppe domande perché sostengono che con il nuovo contratto nazionale la piena contrattabilità del bonus è fuori discussione.
Sulla questione intanto è intervenuto nella giornata del 16 ottobre il segretario dell’Unicobas Stefano d’Errico che ricorda che c’è anche da tenere conto della nota emanata dall’ARAN il 19 luglio scorso che, a suo parere, svela come sulla vicenda ci si trovi di fronte ad “una vera fake in perfetto stile socialconcertativo”.
“La nota – sottolinea d’Errico – precisa che lo spazio di competenza della contrattazione d’istituto va limitato ai soli riflessi sulla contrattazione sulla distribuzione della retribuzione accessoria e si specifica che la contrattazione può determinare il valore massimo o minimo del bonus, la differenziazione minima tra le somme, la percentuale dei beneficiari, mentre restano confermate le procedure previste dalla 107 e le prerogative di dirigente e comitato di valutazione”.
Secondo d’Errico, insomma, il CCNL di aprile non risolve affatto la questione in quanto proprio da una lettura testuale dell’accordo risulta che “il comitato continua a dettare i criteri generali di accesso al bonus, la contrattazione detta il criterio del quantum, il preside decide a chi va il bonus”.
“A suo tempo – spiega ancora d’Errico – abbiamo osteggiato la formazione dei comitati e non abbiamo mai avuto l’obiettivo di portare la trattativa sul merito in contrattazione. Ora che fare? La 107 prevedeva che alla scadenza del triennio di azione dei comitati ci fosse l’emanazione di criteri centrali, derivati dai criteri sperimentati dalle scuole, ma di questo nessuno parla più, nonostante la 107 lo prevedesse”.
Nel concreto d’Errico propone due alternative: o “provare a stralciare dalla contrattazione d’istituto questa materia, rifiutandosi di contrattarla e firmando sezioni separate” oppure “rilanciare la battaglia per la non elezione dei membri del comitato premiale, sia da parte del collegio dei docenti che da parte del consiglio di istituto, contestando poi qualsiasi scelta venga operata sia dal dirigente che dalla contrattazione per assenza di un organismo previsto dalla legge”.
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