Buone notizie per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati: nella tredicesima mensilità di quest’anno sarà accreditato il bonus 100 euro previsto dal cd. Decreto Omnibus (decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, convertito in legge il 7 ottobre 2024, n. 143).
L’articolo 2-bis prevede l’erogazione di un’indennità una tantum di 100 euro per i lavoratori dipendenti nel 2024, rapportata al periodo di lavoro e riservata a coloro che si trovano in particolari condizioni economiche e familiari.
Questo bonus viene introdotto in attesa della riforma fiscale prevista dalla legge delega del 2023. La circolare descrive i criteri per accedere all’indennità e le modalità operative per la sua gestione.
Per beneficiare del bonus devono essere soddisfatte tre condizioni:
Il bonus spetta per i giorni in cui il lavoratore ha percepito la retribuzione.
La tipologia contrattuale (tempo determinato o indeterminato) non influisce sul diritto al bonus. Quindi ne hanno diritto sia il personale di ruolo sia i supplenti.
Inoltre, nessuna riduzione del bonus deve essere effettuata in presenza di particolari modalità di articolazione dell’orario di lavoro (ad esempio il part-time orizzontale, verticale o ciclico).
L’indennità non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e viene proporzionata in base al periodo di lavoro nel 2024.
Il bonus è riconosciuto al lavoratore con almeno un figlio fiscalmente a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, purché il coniuge sia fiscalmente a carico o il nucleo familiare sia monogenitoriale.
Un nucleo familiare monogenitoriale è definito quando l’altro genitore è deceduto, non ha riconosciuto il figlio, o il figlio è stato adottato o affidato a un solo genitore.
Il bonus non spetta se il figlio ha due genitori conviventi, indipendentemente dal riconoscimento anagrafico.
Il lavoratore dipendente deve presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro (sostituto d’imposta), dichiarando di soddisfare i requisiti per l’indennità e fornendo i codici fiscali del coniuge e dei figli a carico. In caso di più rapporti di lavoro nel 2024, il lavoratore dovrà presentare la richiesta all’ultimo datore di lavoro, allegando le certificazioni uniche dei precedenti impieghi.
Il datore di lavoro eroga il bonus insieme alla tredicesima e recupera le somme erogate sotto forma di credito d’imposta. In sede di conguaglio, verifica la spettanza dell’indennità e, se non dovuta, ne recupera l’importo. Se il bonus non è stato erogato nonostante la spettanza, il lavoratore può richiederlo nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2024.
Se il lavoratore ha ricevuto il bonus senza averne diritto o in misura superiore al dovuto, dovrà restituire l’importo in sede di dichiarazione dei redditi. Anche i lavoratori che hanno cessato l’attività nel 2024 possono beneficiare del bonus nella dichiarazione dei redditi, rispettando i requisiti previsti.
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