Piovono i no sul decreto interministeriale che stanzia per il 2003 la somma di 30milioni di euro per le famiglie che iscrivono i loro figli ad una scuola non statale. Dopo il no (scontato) di Cgil Scuola è arrivato oggi anche il commento negativo di Cisl Scuola.
"La libera scelta delle famiglie – sostiene Daniela Colturani, segretario generale di Cisl Scuola – si garantisce innanzitutto potenziando le risorse per sostenere la scuola pubblica statale". "Non possiamo accettare – ha aggiunto Colturani – un dirottamento delle risorse pubbliche a favore delle scuole non statali quando si tagliano quelle per le scuole statali, si falcidiano gli organici, non si procede alle immissioni in ruolo e si precarizzano i rapporti di lavoro".
"Al Governo – commenta Enrico Panini, segretario nazionale di Cgil Scuola – non interessa sostenere lo studio dei ragazzi, qualunque sia la scuola che essi frequentano, ma aiutare la scuola privata mentre alla scuola pubblica continua a riservare solo tagli e disinteresse".
Di analogo tenore la posizione della Gilda, il cui coordinatore nazionale Alessandro Ameli dichiara: "A fronte di una insensata politica di tagli e restrizioni come quella che si sta attuando sulla scuola statale appare una vergognosa provocazione il dirottamento di risorse per sostenere la scuola privata. Si tratta di una scelta sbagliata dalla quale emerge una volontà punitiva del Governo, dai chiari obiettivi elettorali, che riteniamo di dover condannare senza mezze misure".
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