L’anticipazione del quotidiano ‘La Sicilia’ era puntale: due scuole siciliane sono state individuate dal Miur per il lavoro svolto nell’assegnazione del bonus merito.
In questi due istituti, le modalità di assegnazione del “premio” di fine anno ai docenti sono state particolarmente apprezzate dagli esperti Indire.
Le due “scuole modello”, individuate dall’Indire – l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa – sono di Gela e Petrosino: in particolare, tra i 30 istituti scolastici pre-individuati a livello nazionale dagli esperti dell’Indire, si annoverano l’Istituto Comprensivo “G. Nosengo” di Petrosino e il “Primo Istituto Comprensivo” di Gela.
L’operazione rientra nel monitoraggio Miur, finalizzato ad individuare delle buone pratiche nell’attribuzione della premialità per la valorizzazione del merito dei docenti, di cui ai commi 126-130 dell’art. 1 della legge n. 107/2015, nelle scuole ove l’assegnazione del bonus si è svolta nella massima condivisone possibile.
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“Nell’Istituto Comprensivo “G. Nosengo” di Petrosino – ci dice il dirigente scolastico Giuseppe Inglese – l’assegnazione del bonus è avvenuta dopo la compilazione, da parte dei docenti, di una scheda di autovalutazione (compilata da quasi tutto il corpo docente), cui è seguita la valutazione del dirigente, che ha attribuito il premio al 34% dei docenti dell’organico”.
La visita da parte dei ricercatori dell’Indire a Petrosino, si è svolta nei giorni 23 e 24 febbraio, con la seguente articolazione, specifica lo stesso ds a capo della scuola siciliana: “Intervista ai membri del Comitato di valutazione dei docenti; Focus group con un campione di 15 docenti, rappresentativo dei tre ordini di scuola e delle diverse tipologie; Intervista approfondita con il dirigente scolastico”.
“Le suddette attività sono propedeutiche alla compilazione da parte dell’Indire, di un rapporto sulle buone pratiche”, conclude Inglese.
Si ricorda che ad ogni scuola, in media, il bonus premiale assegnato è stato pari a circa 23mila euro. Considerando che in un istituto-medio composta da 100 docenti di ruolo, ne stati individuati una quota vicina al 30%, il compenso lordo-Stato individuale si attesta mediamente sotto i mille euro lordi ad insegnante (meno di 500 euro netti ciascuno).