Il bonus del merito, introdotto dal comma 126 dell’art.1 della legge 107/2015, ha generato non poche perplessità. Ma adesso arriva anche la classifica a punti dei docenti.
La notizia è di carattere pubblico in quanto una dirigente scolastica messinese ha deciso di pubblicare una vera e propria classifica a punti dei suoi docenti premiati.
In buona sostanza la dirigente scolastica ha pubblicato, lo scorso 12 settembre 2017, il decreto per l’assegnazione del bonus premiale. Lo ha fatto sulla base del comma 127 dell’art.1 della legge 107/2015.
La cosa che ha destato scalpore, soprattutto tra gli stessi docenti di quel liceo, è stato vedere pubblicata una classifica del merito dei vari docenti.
Sulla base dei criteri stabiliti dal Comitato di valutazione di questa scuola, ai fini dell’individuazione del numero di docenti da premiare, è stato fatto il calcolo del 30 % dell’organico.
Sulla scorta di tale calcolo, così è scritto nel decreto dirigenziale di assegnazione del bonus premiale, secondo la classifica derivante dai punteggi loro attribuiti, risultano destinatari del bonus n.34 docenti, comprensivi degli ex equo, in esecuzione di quanto previsto dal Comitato di valutazione il quale, nei criteri deliberati, ha stabilito di includere anche i docenti che hanno riportato un punteggio uguale a quello dell’ultimo classificatosi in posizione utile.
Nel decreto è allegata la classifica dei 34 docenti con tanto di cognome, nome e punteggio riconosciuto. Inutile dire che il primo classificato è il collaboratore della dirigente scolastica con ben 28 punti, ma quello che è più triste, è stato vedere, in fondo alla classifica, il nome di un docente che è arrivato “ultimo” con soli 8 punti.
Ebbene, adesso tutti possono vedere, anche gli alunni e le famiglie, la classifica dei docenti di questa scuola, quasi fosse un campionato di calcio dove c’è chi vince e chi arriva ultimo.
Ci viene chiesto se era necessario pubblicare questa classifica o, se invece, si sarebbe potuto evitare di mettere pubblici i nomi, cognomi e i punteggi riferiti alla loro professionalità.
Ebbe in merito alla pubblicazione dei premi per i singoli docentiè opportuno fare riferimento al D.Lgs.33/2013 come aggiornato da D.Lgs. 971/2016, in vigore dal 23 giugno 2016, all’art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti“. “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorioe i dati relativi alla sua distribuzione, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi, nonché i dati relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti”.
Quanto suddetto è quello che dice la legge sulla pubblicazione dei dati relativi alle somme premiali, ma evidentemente a Messina hanno pensato che i dati aggregati non interessavano a nessuno, mentre la classifica con i nomi dei colleghi sarebbe stata gradita da tutti. Invece la cosa, a quanto pare, non è stata per nulla apprezzata e le lamentele sarebbero state poste anche all’USR Sicilia.
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