Come è noto possono usufruire del bonus, introdotto dal decreto del 2015 sulla “buona scuola”, i docenti di ruolo, scelti in base a criteri di una commissione e a cui i presidi danno «risorse tolte alla contrattazione».
Proprio da qui partirebbe il cortocircuito segnalato- come riporta la Gazzetta di Modena– da molti docenti di Modena e denunciato dalla locale Flc-Cgil: una scuola modenese mette a disposizione 17 mila euro a fronte di un Fondo d’Istituto di 59mila euro. Un’altra ne destina 45mila su un Fis di 121mila.
Per gli insegnanti i bonus una tantum possono variare da 300 a oltre mille euro. I presidi, inoltre, non hanno l’obbligo di comunicare a chi sono date le risorse. E così si formano spaccature all’interno degli insegnanti e tra insegnanti e personale non docente. Ma soprattutto, viene segnalato, sono soldi pubblici: è assurdo non sapere a chi vadano.
Critica la Flc-Cgil di Modena sulla proposta della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli di portare a quattro anni le superiori di secondo grado.
«A Modena e provincia tutte le scuole hanno bocciato la sperimentazione in qualche caso nemmeno proposta. Si sarebbero dovuti svolgere in 4 anni i programmi di 5, riducendo del 30% le ore a disposizione, il numero degli insegnanti e del personale Ata. Un risparmio per lo Stato, un peggioramento per le condizioni delle scuole».
Si parla ancora della scena muta che tre studentesse di un liceo di Venezia hanno…
Arrivata nella serata del 27 giugno, l’Intesa relativa alle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni per l’anno…
In questi giorni si è parlato moltissimo del caso delle studentesse di un liceo classico…
Il termine per inoltrare l’istanza di mobilità per i Dirigenti scolasici, inizialmente fissato al 25…
Fino al 31 agosto, salvo diverse disposizioni della scuola, è possibile inserire i dati aggiuntivi…
La scuola è terminata da un paio di settimane, rimane una coda di esami ma…