“Book in progress”, a Brindisi ora i libri li fanno i prof
Ha riscosso consensi forse oltre le più floride aspettative il primo incontro della rete nazionale del progetto “Book in progress”: si tratta di un’iniziativa, sperimentata quest’anno con successo presso l’Itis “E. Majorana” di Brindisi, di assegnazione di libri di testo forniti direttamente dal corpo docente in luogo di quelli canonici da acquistare in libreria.
La differenza, al di là del supporto o della copertina, è che la fruizione degli appunti del docente, sulla scia di quello che avviene da decenni in molte facoltà universitarie, permetterà quest’anno alle famiglie di 3.000 studenti di risparmiare almeno 200 euro l’anno.
Già, perché alla presentazione dell’iniziativa, svolta nei giorni 18 e 19 febbraio presso la “Tenuta Moreno” in provincia di Brindisi, si sono presentati un centinaio di docenti e dirigenti scolastici provenienti dalla Lombardia, dal Friuli, dal Veneto, dalle Marche, dalla Toscana, dalla Campania, dalla Calabria e dalla Puglia: praticamente tutti si sono detti entusiasti di questa modalità di assegnazione dei libri di testo. Che quest’anno al “Majorana”, oltre a dimostrarsi molto efficace da un punto di vista didattico (si studio quello che effettivamente viene affrontato dal docente) è costato appena 25 euro a studente.
Ma i consensi per l’iniziativa sono arrivata anche dalle associazioni che tutelano i cittadini. Come l’Adiconsum, che attraverso una nota ha auspicato “che il progetto ‘Book in progress’ sia seguito da sempre più istituti, perché non venga meno e sia sempre salvaguardato il diritto costituzionale del diritto allo studio“. Di sicuro, in ogni caso, prima di vedere il progetto fruito su larga scale bisognerà sfidare, e vincere, la concorrenza delle case editrici. E non sarà facile.