Al Miur arrivano i rinforzi: secondo alcune testate giornalistiche, sarebbero 13 in totale i nuovi collaboratori “estranei” che hanno iniziato a fare parte dello staff del dicastero di Viale Trastevere. Il ministro Marco Bussetti, infatti, ha deciso di ampliare la squadra di lavoro, allo scopo di potenziare alcuni interventi che riguardano temi centrali dell’istruzione italiana.
A supportare il lavoro del titolare del ministero dell’Istruzione e dei due sottosegretari, Salvatore Giuliano e Lorenzo Fioravanti, ci saranno innanzitutto dei consulenti, che in base a quanto trapela percepiranno compensi che variano da 78 mila euro annui lordi a 24 mila euro.
Fra i nomi dei 13 collaboratori designati per le consulenze al Miur c’è poi Andrea Signorini: si occupa di “Attività di analisi e studio finalizzate all’individuazione di azioni utili al potenziamento delle scienze motorie e sportive nella scuola”. Il compenso per l’attività sembra fissato a 30 mila euro annui.
Signorini non dovrebbe avere più di un diploma di perito elettronico ed è stato candidato alle ultime elezioni da Giorgia Meloni nella lista “Lega, noi con Salvini” al II municipio, ricorda la testata La Notizia.
Non solo: pare che nel 2016 lo stesso Signorini sia finito al centro di un’aspra polemica, accusato dalla Comunità ebraica di inneggiare al regime fascista”.
L’elenco dei consulenti-Miur vede la presenza anche di chi, oltre ad avere competenze specifiche, ha esperienza diretta in politica.
Tra questi, spicca Nicola Mercurio, designato consulente per lo “Studio dei sistemi vigenti, anche nei Paesi europei, ai fini della semplificazione del sistema in vigore nelle scuole paritarie”.
Mercurio può vantare infatti una carriera politica alle spalle, come consigliere comunale del comune di Sant’Antonio Abate. Lo scorso ottobre, però, si è dimesso, a quanto pare, proprio per approdare a Roma.
Il suo mandato di consulenza va dal 22 ottobre 2018 fino al termine del mandato governativo e percepirà un compenso di 28 mila euro.
Mercurio nella scorsa legislatura, è stato anche collaboratore di Gioacchino Alfano, allora sottosegretario al ministero della Difesa.
L’elenco pubblicato in questi giorni comprende il leghista Simone Gerardin, “Addetto Stampa presso l’Ufficio Stampa, e in particolare, con funzioni di raccordo tra quest’ultimo e il Portavoce”, che in passato ha lavorato a La Padania.
A dimostrazione, forse, che quanto dice Vittorio Feltri sulla prima pagina del quotidiano “Libero” dell’11 gennaio, con tanto di titolo “Comandano i terroni” e affermando che Matteo Salvini avrebbe tutti contro, non risponde esattamente al vero.
Infine, tra i volti nuovi al Miur c’è da segnalare la presenza di Edoardo Berenato, che curerà “L’elaborazione di testi e interventi del ministro”, ma anche di Giulio Notturni, in passato con Beatrice Lorenzin, che dal 31 luglio si occupa di “Supporto generale alle attività dell’Ufficio Stampa, con specifico riferimento al rafforzamento della comunicazione digitale e web”.
Complessivamente, i consulenti estranei al ministero dell’Istruzione costano alle casse di Viale Trastevere 514 mila euro all’anno.
Una cifra che, evidentemente, il ministro Marco Busetti ha deciso di investire per migliorare i servizi del dicastero e potenziare alcuni interventi di cui la scuola ha bisogno. Servendosi di professionisti competenti.
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