Per gli alunni più meritevoli, e se sono in difficoltà, si starebbe pensando a un sistema di borse di studio per accompagnarli nel percorso scolastico e per evitare che siano costretti a rinunciare all’istruzione.
Secondo l’idea espressa dalla presidente del Consiglio, potrebbero concorrere gli studenti a partire dal voto dell’esame della terza media e andare avanti fino al raggiungimento del titolo di studio desiderato. Il piano potrebbe partire già dal prossimo anno.
Ha detto Meloni, ospite di un programma televisivo: “Il merito è l’unica cosa che può veramente distruggere le incrostazioni. L’Italia è una nazione dove gli amici valgono di più di quel che sei. Bisogna mettere tutti nelle condizioni di andare avanti in base a quel che dimostrano. È l’unico modo per rompere gli schemi di potere che hanno devastato questa nazione”.
L’obiettivo, riporta Il Messaggero, sarebbe proprio quello di garantire che gli alunni con disagio economico portino avanti gli studi con intervento ad hoc da parte del Governo, come spiega ancora Meloni: “Un piano imponente di borse di studio per studenti meritevoli, da accompagnare sin da quando sono molto giovani. Se sono in difficoltà ma meritevoli, servono borse di studio cospicue per andare avanti. Un modello quindi completamente diverso”.
La decisione della presidente del Consiglio di investire nel sostegno ai ragazzi più bravi sembra ispirata anche dal lavoro della Fondazione Hume e del sociologo Luca Ricolfi, che al tema ha dedicato il suo libro “La rivoluzione del merito”.
Ricolfi sottolinea la necessità di rivalutare il merito nella società italiana anche attraverso l’attivazione di un sistema di borse di studio per gli studenti migliori e con meno possibilità economiche.
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