Quella della maestra d’asilo colta dalla telecamere della polizia mentre picchiava e maltrattava i bambini non è purtroppo un caso isolato.
Ecco alcuni degli episodi più eclatanti raccolti da Adnkronos
– 1 febbraio 2016: Botte, insulti e bestemmie a bimbi tra i 3 e i 5 anni. A Pavullo, nel Frignano, i Carabinieri eseguono un’ordinanza cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Modena, nei confronti di M.G., 52enne maestra-coordinatrice di una scuola per l’infanzia, ritenuta responsabile di maltrattamento aggravato. ”Sei brutta”, ”stordita”, ”sei pesante”, alcuni degli insulti che sarebbero stati rivolti ai piccoli.
– 26 settembre 2015: Insulti, schiaffi e calci su bimbi fino a tre anni. Una maestra di 55 anni viene arrestata per maltrattamenti sui bambini in un asilo di Collecchio, nella provincia di Parma.
– 17 settembre 2015: Una maestra di una scuola dell’infanzia di Gragnano (Napoli) è raggiunta da una misura cautelare applicativa dell’obbligo di dimora per maltrattamenti aggravati su bambini tra i 2 e i 6 anni.
– 3 luglio 2015: Percosse, minacce, insulti, spintoni e strattonamenti in un asilo di Terracina su bimbi tra i 3 e i 6 anni, dove gli agenti del commissariato di Terracina (Latina), danno esecuzione a due misure interdittive ad esercitare la professione nei confronti di due maestre.
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– 23 maggio 2015: Alcune maestre di una sezione di un asilo nido comunale di Settimo Torinese vengono denunciate dai carabinieri per maltrattamenti sui bambini. Le indagini, coordinate dalla procura di Ivrea, durano sei mesi e portano alla luce diversi episodi.
– 23 marzo 2015: Due maestre in servizio presso una scuola dell’infanzia della provincia di Potenza vengono arrestate dai carabinieri per maltrattamenti ai danni di bambini, affidate alle loro cure. Le indagini sono partite a dicembre scorso, su denuncia di alcuni genitori che avevano notato un cambiamento di umore dei loro figli quando rientravano a casa dopo la mattinata a scuola.
– 15 maggio 2013: Un’insegnante e la coordinatrice di una scuola per l’infanzia di Roma vengono arrestate dalla polizia con l’accusa di maltrattamenti e percosse a minori. Dalle indagini sono emersi comportamenti violenti, vessatori, offensivi e mortificanti della dignità dei bambini.
– 14 marzo 2012: Due maestre di una scuola materna di Martina Franca, nel tarantino, vengono sospese dal servizio per presunti maltrattamenti sui bambini. Le indagini, condotte dalla polizia, scattano dopo la denuncia della madre di uno dei piccoli che frequentavano l’asilo: secondo quanto riferito dalla donna il bambino da qualche tempo non andava più volentieri a scuola perché diceva di prendere le botte.
– 22 febbraio 2012: I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia eseguono un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una maestra elementare della scuola S. Sebastiano di Pizzo. La donna deve rispondere di maltrattamenti verso gli alunni. Le indagini, condotte attraverso una serie di telecamere nascoste nelle aule, hanno consentito di accertare che la maestra, durate le lezioni, malmenava con schiaffi e pugni gli scolari più indisciplinati, lanciava loro libri e penne, li strattonava, tirava i loro capelli e inveiva fino a farli piangere.
– 11 luglio 2011: Quattro insegnanti dell’asilo di Mileto vengono arrestate dai carabinieri della compagnia di Vibo Valentia per maltrattamenti su un bambino disabile di cinque anni.
– 19 marzo 2011: A finire sotto accusa e’ un asilo privato a Casarile, al confine tra le province di Pavia e Milano. Due educatrici vengono arrestate con l’accusa di maltrattamenti posti in essere nei confronti di bambini. A dare il via alle indagini questa volta e’ la denuncia di una ex maestra.
– 2 dicembre 2009: La squadra mobile arresta, per maltrattamenti sui bambini, due maestre dell’asilo ‘Cip Ciop’ di Quarrata, nel pistoiese. Gli investigatori avevano piazzato delle telecamere nascoste nell’asilo, a seguito della denuncia di alcuni genitori, insospettiti dai comportamenti dei loro figli. Bambini picchiati, chiusi nel bagno al buio per ore, fuori dalle aule al freddo, costretti a stare immobili e in silenzio e addirittura a mangiare il cibo vomitato. A far scattare gli arresti, l’ultimo episodio finito sotto gli occhi delle telecamere nascoste: un bambino di otto mesi vomita, la titolare della struttura lo colpisce con due schiaffi alla nuca che fanno cadere il piccolo sul vomito, poi la donna lo solleva prendendolo per un braccio in malo modo.