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Bozza di regolamento amministrativo-contabile

Il documento è stato pubblicato oggi 21 dicembre nel sito Internet del MPI e, come sottolinea un comunicato di presentazione, è soggetto alle modifiche che scaturiranno dagli incontri con le organizzazioni sindacali, dall’acquisizione dei prescritti pareri e dalla consultazione generale col mondo della scuola che sarà attivata sulla rete intranet del Ministero a partire dal 21 gennaio 2000.
Proseguendo su una strada già percorsa in altre circostanze (regolamento dell’autonomia, saperi essenziali, scuola dell’infanzia) anche in questo caso il Ministero ha infatti deciso di aprire una consultazione nel mondo della scuola.
In questa circostanza proposte e pareri dovranno però essere inviati unicamente per via telematica: "A garanzia dell’oggettività del monitoraggio – precisa infatti MPI – saranno infatti prese in considerazione solo le schede appositamente predisposte".
Nel concreto il regolamento dovrebbe rendere più semplice ed agevole la gestione contabile ed amministrativa delle scuole. Sparisce per esempio il bilancio rigido articolato in capitoli di entrata e di uscita prestabiliti a livello centrale e subentra un bilancio flessibile legato alla realizzazione dei doversi sotto-progetti in cui si articola il Piano dell’offerta formativa.
Anche la gestione dei beni mobili di proprietà della scuola diventa più semplice: non saranno più necessarie particolari autorizzazioni per cedere o dismettere beni oppure per accettare donazioni, legati ed eredità.
In ogni caso aumentano compiti e prerogative degli attuali responsabili amministratori (i cosiddetti "segretari" delle scuole) che diventano veri e propri direttori amministrativi, mentre non sarà più necessario sottoporre al consiglio di istituto ogni proposta di acquisto come avviene ora. I dirigenti scolastici potranno infatti impegnare direttamente le spese purchè queste siano state esplicitamente previste nel programma annuale.
Un altro passo sulla strada dell’autonomia è stato fatto: adesso non resta che aspettare il parere delle scuole e delle organizzazioni sindacali.

Reginaldo Palermo

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