All’ottavo Forum Mondiale dell’Acqua, il più grande evento internazionale dedicato alle risorse idriche, che si è svolto a Brasilia, hanno partecipato otto studenti, rappresentanti di altrettante scuole italiane.
Si tratta dei vincitori di “Water-Hack”, organizzato dal Miur lo scorso settembre, nell’ambito dell’evento “Rules of Water, Rules for Life”.
A Brasilia gli studenti italiani sono stati protagonisti dello Youth Forum, un appuntamento interamente dedicato ai giovani e al tema dell’Acqua come elemento chiave dello sviluppo.
In collaborazione con altri giovani
I ragazzi hanno lavorato e collaborato, per oltre due giorni, con oltre 50 giovani, rappresentanti di 20 Paesi e di oltre 30 organizzazioni giovanili impegnate nel settore. Hanno avuto inoltre la possibilità di confrontarsi con mentori ed esperti internazionali di risorse idriche delle principali organizzazioni internazionali.
Mortalità infantile per mancanza d’acqua
Intanto però, fanno sapere Save The Children e Unicef, che le malattie contratte attraverso l’acqua contaminata sono tra le principali cause di mortalità infantile. E ogni 700 bambini perdono la vita anche a causa della carenza di risorse idriche e di servizi igienici inadeguati.
Secondo l’associazione internazionale che tutela i bambini, nel mondo quasi 1 persona su 3 (2,1 miliardi) non ha accesso ad acqua sicura e 1 su 9 ai servizi igienici.
E l’acqua contaminata è uno dei maggiori vettori di malattie quali il colera, la dissenteria, il tifo, la poliomielite e la diarrea: solo quest’ultima provoca ogni giorno il decesso di circa 1.000 bambini sotto i 5 anni, 361mila in un anno. Ai rischi connessi all’assunzione diretta di acqua contaminata, prosegue Save The Children, si aggiungono anche quelli legati al venir meno di pratiche igieniche che, laddove l’acqua è molto scarsa, non sono considerate una priorità. Di fronte alla poca disponibilità d’acqua, per esempio, è spesso considerato superfluo un gesto semplice come lavarsi le mani, che da solo può abbattere l’incidenza della diarrea infantile fino al 53% e quella della polmonite fino al 50%.
Nel mondo circa 2,1 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua pulita e almeno 263 milioni di persone impiegano più di 30 minuti per raccogliere acqua, ricorda il Fondo dell’Onu per l’infanzia, che ricorda come siano i bambini le prime vittime della mancanza d’accesso alle risorse idriche. Una stima che parla di 700 morti al giorno per malattie legate alle acque contaminate o a servizi igienico sanitari inadeguati.