Estero

Brasile: un uomo spara in due scuole. Morti e feriti

Almeno due professori e uno studente sono morti e altre 11 persone sono rimaste ferite da un uomo che ha sparato in due scuole della città di Aracruz sulla costa centrale del Brasile e che ora sarebbe in fuga, secondo alcune fonti, mentre altre dicono che sarebbe stata già arrestato.

Gli attacchi hanno preso di mira la scuola primaria e secondaria statale Primo Bitti e la scuola Praia de Coqueiral: nella prima, l’aggressore ha aperto il fuoco con una pistola, uccidendo due insegnanti e lasciando altre persone ferite. Quindi, l’uomo, che indossava una tuta mimetica e aveva il volto coperto, ha lasciato la scena a bordo di un’auto e si è diretto verso la scuola di Praia de Coqueiral, dove ha ucciso uno studente e ne ha feriti altri due.

L’uomo sarebbe stato indentificato  in uno studente. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, come riportano i media brasiliani, le sparatorie sono avvenute intorno alle 10 ora locale.

Il capitano Alexandre, del 5° Battaglione della Polizia Militare Espirito Santo, ha comunicato che il giovane, vestito in abiti mimetici, è uno studente del turno pomeridiano alla scuola Primo Pitti. Il giovane è entrato nelle aule armato di una pistola e diversi caricatori, e ha sparato più volte colpendo sei persone, due sono morte. 

Successivamente, il giovane si è recato in un’altra scuola e ha seguito lo stesso copione: è entrato nelle aule e ha sparato a studenti e insegnanti. Cinque persone sono state colpite e una è morta. 

Il governatore dello stato di Espirito Santo, ha espresso la sua “tristezza” per quanto avvenuto, specificando che “l’attentato ad Aracruz è avvenuto presso la Scuola Primo Bitti e presso il Centro Educativo Praia de Coqueiral”. 

Ha scritto su twitter Renato Casagrande, governatore dello stato di Espirito Santo: “Tutte le forze di sicurezza sono impegnate. Le nostre squadre di sicurezza hanno raggiunto l’aggressore. Ho dichiarato tre giorni di lutto in segno di dolore per le perdite irreparabili. Continueremo ad indagare sulle motivazioni e, presto, avremo nuovi chiarimenti”

Pasquale Almirante

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