Rafforza la memoria, la lettura e il linguaggio. Oltre ad aumentare la capacità di calcolo. Stiamo parlando del bridge, che da gioco per appassionati si sta trasformando in vera e propria didattica, tanto che già oltre 100 istituti scolastici la prevedono come disciplina da insegnare.
FIGB alla fiera Didacta
E in occasione di Didacta 2018, la fiera dedicata a scuola e istruzione, in programma fino al 20 ottobre a Firenze, ci sarà tra i partecipanti la Federazione italiana gioco bridge (Figb)
“E’ un gioco didattico, è già stato insegnato in più di 100 scuole italiane perché aiuta gli scolari a rafforzare la memoria, la lettura, il linguaggio e la capacità di calcolo. Nel 2018 sono stati formati 381 insegnanti”, afferma la Figb.
Nel suo stand a Didacta, infatti, Figb metterà a disposizione degli insegnanti professionisti sessioni di formazione del gioco che, “rafforza le abilità nella concentrazione e nella riflessione logica, ma anche l’apprendimento di un linguaggio convenzionale e di un codice di comunicazione, così come il rispetto del compagno e degli avversari”.
Alla fiera Didacta, annunciata dagli organizzatori è stata annunciata la visita del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano, l’assessore toscano Cristina Grieco, il sindaco Dario Nardella, il presidente di Indire Giovanni Biondi.
Miur e bridge: un sodalizio che dura 20 anni
Il feeling fra il gioco del bridge e il Ministero dell’istruzione non è affatto una novità: risale infatti al 1998 il protocollo d’intesa fra Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettorato educazione fisica e sportiva – Coordinamento delle attività per gli studenti e Federazione Italiana Gioco Bridge.
Da allora, infatti, il bridge è entrato nelle scuole e con gli anni è diventato uno strumento di supporto alla didattica, molto utile anche per i docenti.