Le polemiche sul rinvio delle elezioni delle Rsu della scuola non accenna a placarsi.
Le parti in causa (Flc-Cgil e Ministero della Funzione Pubblica) continuano a “punzecchiarsi” a giorni alterni.
L’ultimo scambio di battute risale proprio agli ultimi giorni.
Giovedì 22 il portavoce del ministro Brunetta ha diramato un comunicato con cui si ribadisce che, decidendo di rinviare le elezioni, il Governo non ha fatto altro che rispettare la volontà della maggioranza delle organizzazioni sindacali. E poi il portavoce di Brunetta ricorda la vicenda del rinvio delle elezioni avvenuto nel 1999 all’epoca del Governo D’Alema quando era ministro Luigi Berlinguer.
In quella occasione le elezioni vennero revocate, con l’accordo generale, addirittura a procedura ampiamente attivata e a pochi giorni dal voto.
Il motivo ?
In un comunicato del 23 ottobre, Flc-Cgil così ricostruisce la vicenda: “Nel 1998 la CGIL si è battuta e ha ottenuto che si eleggessero le RSU in ogni scuola, altri le volevano di livello provinciale. Il ricorso alla magistratura e il conseguente pronunciamento favorevole, con il rinvio delle elezioni, permise a tutte le lavoratrici e lavoratori di potere eleggere le proprie rappresentanze in ogni posto di lavoro”.
Velenosa, invece, la ricostruzione del Ministero della Funzione Pubblica: “ Nel 1999 la Cgil decise insieme ad altre organizzazioni sindacali di revocare le elezioni delle Rsu della Scuola che si dovevano tenere dopo circa 10 giorni, per poi rinviarle praticamente di due anni… In quel caso si trattava di democrazia sindacale? Un po’ di fosforo e anche un po’ di coerenza, per favore”.
In realtà nel 1999 le elezioni vennero rinviate perché erano i mesi in cui il Governo stava lavorando per attribuire l’autonomia alle istituzioni scolastiche, con conseguente riconoscimento ai dirigenti scolastici del potere di sottoscrivere atti negoziali con le organizzazioni sindacali.
In effetti se si va a rileggere il testo dell’accordo sottoscritto nel gennaio 1999 fra Aran e sindacati e il decreto legge n. 5 che recepì quell’accordo si ha la conferma che la motivazione del rinvio va ricercata solo ed esclusivamente nell’avvio del processo di autonomia.
Flc-Cgil, comunque, continua a lavorare per presentare liste nel maggior numero di scuole: secondo l’ultimo comunicato, nel 72% delle scuole sono già state depositate liste della Flc, mentre sembra che anche altri sindacati stanno lavorando in questa stessa direzione in modo da non trovarsi “spiazzati” se, per un qualunque motivo, le elezioni dovessero svolgersi davvero.
In effetti il decreto Brunetta che rinvia le elezioni di un anno è stato approvato dal Governo il 9 ottobre, ma non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Un ulteriore colpo di scena, dunque, è ancora possibile, anche se le probabilità sono molto basse.
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