“La scommessa è vaccinare più possibile specie nell’ottica delle varianti che non possiamo escludere a priori possano diventare una minaccia molto seria. L’auspicio è che per settembre-ottobre si possa raggiungere una copertura vaccinale che funzioni come scudo”. Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro sul tema dell’inizio scuola.
E chiarisce: “In ogni fascia d’età è importante avere completato il ciclo, ma soprattutto per i fragili sopra i 60 anni. Attualmente su 18 milioni di over 60, 11 milioni hanno ricevuto due dosi (63%) e l’83% almeno una dose. È molto importante che chi ancora non si è fatto vedere ai servizi vaccinali perda l’esitazione. L’auspicio è che l’incidenza dei casi possa scendere ancora, ma i dati al momento mostrano che la discesa si è fermata. La scommessa è mantenerci su numeri più bassi possibile che ci garantiscano di poter tracciare i casi positivi”.
Il tema dell’esitazione della quota di over 60 che non hanno effettuato ancora neanche una dose di vaccino è strettamente legato alla scuola, dato che una fetta di questi over 60 appartiene alla classe docenti e Ata, tra i quali mancano all’appello (dei vaccini), complessivamente, più di 200mila soggetti.
Insomma, quello degli indecisi resta il problema principale. Sono infatti 2,5 milioni gli over 60 da raggiungere. Un numero a cui si aggiunge quello degli adolescenti tra i 12 e i 16 anni, da immunizzare per una ripresa delle lezioni a settembre diversa da quella dell’anno scorso. Attualmente gli over 12 vaccinati totalmente sono quasi il 40%, percentuale che aumenta con l’età.
“Da noi – dice ancora il presidente dell’Istituto superiore di sanità – l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto è stato allentato, ma anche in una fase di circolazione contenuta del virus come l’attuale resta fondamentale mantenere l’attenzione nelle situazioni a rischio, vale a dire quando ci ritroviamo nella folla o in situazioni che non consentono il distanziamento. Non bisogna stancarsi di ricordarlo. Stanno emergendo nuove varianti che come abbiamo visto sono capaci di conquistare il campo con grande rapidità”.
Nell’Unione europea il 45% degli adulti è stato vaccinato integralmente. I dati sono stati messi su Twitter dalla portavoce della Commissione Ue Dana Spinant.
In Italia siamo a 54.371.521 dosi somministrate, con 21.203.897 persone che hanno ultimato il ciclo vaccinale, secondo il report del Ministero della Salute.
Ma i vaccini a nostra disposizione, a luglio, non sembrano sufficienti: è quanto lamentano le Regioni, forse per giustificare rinvii e riduzioni degli appuntamenti. Per discutere del tema il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo dovrebbe incontrare alcuni presidenti oggi 6 luglio, secondo fonti Ansa. La mancanza di fiale è stata sempre smentita con forza dal generale, che ha riconfermato gli obiettivi della campagna: immunità di gregge a settembre.
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