Caccia agli imbrogli, alla false notizie e alla speranze di trovare un appiglio alla mancata preparazione sfruttando gli strumenti tecnologici.
Sembra dunque, grazie alla collaborazione fra Polizia di stato e un sito per studenti, che uno studente su sette crede di poter trovare su Internet le tracce delle prove d’esame e quasi altrettanti sono convinti che la Polizia controlli i telefonini degli studenti per scoprire chi sta copiando. Inoltre il 47% dei candidati agli esami teme di poter essere letteralmente “perquisito” dai prof di commissione e circa il 13% crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet. L’8% ha invece la convinzione che i commissari abbiano strani dispositivi di rilevamento magnetico contro i telefonini.
Quasi tutti però, in pratica il 94%, sono consapevoli del fatto che usare il telefonino durante gli esami equivale all’espulsione, mentre rimangono le incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato.
Per il 37% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno mentre la prova è in pieno svolgimento.
È così partita “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta, mentre le “bufale” vengono esaminate e rivelate attraverso un video informativo, realizzato in collaborazione con il Teatro Golden di Roma, interpretato dalla compagnia teatrale “I Pezzi di Nerd” e con la partecipazione dell’attore Giancarlo Ratti, nota voce radiofonica e personaggio di punta nella popolare serie I Cesaroni.
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Si pensi che la notte che precede l’esame, tantissimi ragazzi coinvolti negli esami di maturità perdono il proprio tempo sulla rete nella speranza di conoscere le tracce con qualche ora di anticipo, ed è proprio per questo che gli operatori del Commissariato di polizia di Stato online, l’ufficio virtuale della Polizia Postale attraverso il quale è possibile ricevere informazioni o fare segnalazioni sui reati in rete, sono a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete nelle ore immediatamente precedenti la prima prova d’esame.