In Bulgaria esiste un mercato di compravendita dei pidocchi, alimentato dall’interesse degli alunni ad acquistarli perché “prenderli” permette di evitare tre giorni di scuola.
L’incredibile notizia riguarda alcune scuole di Burgas, città bulgara sul Mar Nero: a renderla pubblica è stato il canale televisivo BTV, che attraverso un servizio ha definito l’attività un ‘commercio’ che va avanti a gonfie vele, visto che nello Stato bulgaro quando nei capelli si accerta la presenza di pidocchi, l’allievo interessato ottiene tre giorni di assenza giustificata.
Secondo la testimonianza di una professoressa, i pidocchi, custoditi in scatole di fiammiferi o in fiale di vetro, vengono venduti ‘all’asta’ tra gli allievi durante le pause di ricreazione, e il prezzo di un pidocchio arriverebbe fino a 10 lev, che corrispondono a circa cinque euro.
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