La «punizione» per il bullo? Volontariato in ospizio, tra gli animali, in un museo. Sarebbero in aumento le scuole che per punire i bulli non si fermano alla sola sospensione della frequenza delle ore, ma adottano la formula del volontariato coatto. Infatti se nel 2011 c’erano 2 scuole coinvolte per 56 giornate di volontariato in tutto, quest’anno gli istituti che hanno aderito nel piemontese sono 22 istituti, 23 associazioni, 61 diversi progetti per 1.245 ore di attività di volontariato.
Il merito del successo -pubblica La Stampa- è nei risultati: genitori contenti, scuole soddisfatte e i ragazzi non vengono puniti con la sola «esclusione dal gruppo».
Singolare, e merita una sottolineatura, è il fatto che i ragazzi “ex bulli” mantengono i contatti con l’associazione che hanno avuto l’opportunità di conoscere.
Altro valore aggiunto dell’iniziativa è il “volontario mirato”: ad esempio opererà per alcuni giorni tra i disabili chi ha preso in giro un compagno con difficoltà.
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