Ancora episodi di bullismo e violenza a scuola tra giovanissimi. Oggi, 20 maggio, si ha notizia di due casi: uno che ha avuto luogo a Palermo e l’altro a Roma, secondo quanto riportato da La Repubblica.
Nel capoluogo siciliano, al liceo Regina Margherita, lo scorso 17 maggio, una studentessa è stata picchiata da una compagna riportando un trauma cranico facciale con sospetto interessamento delle vertebre cervicali. La ragazzina è rimasta per 24 ore al pronto soccorso.
L’allarme è scattato il giorno successivo, quando la mamma dell’alunna l’ha vista perdere i sensi, scoprendo i lividi al volto e alla testa che questa aveva provato a nascondere. La ragazzina ha poi raccontato ai sanitari di essere stata vittima di un’aggressione molto pesante: una compagna le ha preso la testa e gliel’ha sbattuta più volte contro il banco. A quanto pare non si tratta del primo caso: la studentessa ha detto di essere stata spesso vittima di bullismo da vari studenti.
La quindicenne è stata poi dimessa in serata dall’ospedale, lo stesso dove è stato curato il 14enne vittima di un accoltellamento lo stesso giorno, 18 maggio, ad opera di un 11enne da lui vessato da tempo. I due, a quanto pare, provengono da contesti familiari difficili.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri l’accoltellamento non è stata la reazione rabbiosa all’ennesimo atto di bullismo, come sembrava all’inizio, ma una vendetta per quanto aveva subito negli ultimi mesi. Il ragazzino — dicono gli inquirenti — ha premeditato l’aggressione. È andato a scuola armato, al termine delle lezioni ha atteso che il bullo uscisse dall’istituto e lo ha colpito dopo pochi metri.
L’undicenne non è imputabile per età. Nel frattempo l’adolescente vittima dell’aggressione è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla mano per la ricostruzione di uno dei tendini tagliati dalla lama del coltello. L’intervento è tecnicamente riuscito e il ragazzo ha ottime possibilità di recuperare appieno l’uso della mano. “È stato raggiunto da colpi alla spalla e al torace — spiega Massimo Geraci, primario del pronto soccorso — ma finora la piccola lesione al polmone non preoccupa. Abbiamo deciso di tenerlo qualche giorno in osservazione, prima di sottoporlo ad un nuovo controllo”.
L’episodio che ha avuto luogo nella Capitale è relativo a ieri, 19 maggio. In questo caso si tratta di una rissa che è scoppiata davanti all’istituto comprensivo Fratelli Bandiera, che ha coinvolto due bambini di scuola elementare, di dieci anni. La madre di uno dei due, che è stato graffiato al volto dall’altro, ha addirittura dovuto chiamare i carabinieri per sedarla.
Tutto è poi, per fortuna, rientrato senza troppi danni fisici per i due. Questi sono stati divisi da un maestro prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e la madre ha deciso di non sporgere denuncia.
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