Un progetto innovativo che unisce creatività, sensibilizzazione e musica originale realizzata dagli alunni della scuola secondaria di primo grado “Padre Nicolò Vaccina” dell’I.C. “P.N. Vaccina – G. Lotti – Della Vittoria” di Andria.
Nel panorama educativo nazionale, sono sempre più rari i progetti capaci di coniugare arte, emozione e messaggi sociali. “La Canzone Perduta”, un cortometraggio ideato e diretto dal docente di musica Mino Porcelli, è un esempio virtuoso di come la scuola possa essere il luogo ideale per affrontare tematiche complesse attraverso il linguaggio universale della musica e del cinema.
Il progetto, realizzato con la partecipazione attiva degli studenti, non è solo un prodotto artistico, ma anche un potente strumento di sensibilizzazione che tocca temi attuali come il bullismo, l’amicizia, la solitudine e la capacità di ritrovare sé stessi attraverso la condivisione e il pentimento.
“La Canzone Perduta” racconta la storia di Mattia e Bianca, due amici uniti dalla passione per la musica. La loro amicizia viene messa a dura prova quando Bianca si lascia trascinare da un gruppo di bulli, allontanando e isolando Mattia. Il punto di svolta arriva con la scomparsa improvvisa di quest’ultimo, che spinge Bianca a riflettere sulle sue azioni e a ritrovare una parte di sé che credeva persa. La scena finale, ambientata durante un contest musicale scolastico, è una catarsi collettiva: la musica, composta e cantata dagli alunni stessi, diventa un ponte per la riconciliazione e per un messaggio universale di speranza.
Elemento distintivo del cortometraggio è la colonna sonora, composta dal docente Mino Porcelli, che già abbiamo conosciuto grazia progetti simili, e interpretata dagli studenti. La canzone originale, che fonde energia e malinconia, accompagna ogni momento cruciale del racconto e diventa il simbolo di un legame indissolubile.
“Volevamo che la musica non fosse solo un accompagnamento, ma una parte integrante della storia, capace di amplificare le emozioni e parlare direttamente ai cuori di chi guarda,” spiega Porcelli. “I ragazzi hanno dato il massimo, non solo con le loro voci e il loro talento, ma anche con il loro cuore”.
Il progetto dimostra come la scuola possa essere un luogo dove non solo si apprende, ma si cresce come persone. Attraverso la narrazione di una storia che riflette dinamiche comuni tra i giovani, “La Canzone Perduta” invita studenti, genitori e docenti a riflettere sull’importanza di riconoscere i propri errori, chiedere aiuto e non lasciare che l’orgoglio o la paura impediscano di recuperare relazioni importanti.
“Ogni azione lascia un segno”: questa frase sembra riassumere l’intero senso del progetto: la consapevolezza delle proprie azioni è il primo passo per costruire un mondo più empatico e rispettoso.
Progetti come “La Canzone Perduta” evidenziano il ruolo cruciale della scuola nel promuovere valori di solidarietà, amicizia e inclusione attraverso approcci innovativi e creativi. Non si tratta solo di insegnare nozioni, ma di formare cittadini consapevoli e sensibili.
Il cortometraggio, presentato in anteprima nella scuola, ha ricevuto il plauso di studenti, famiglie e autorità locali, dimostrando come il connubio tra arte e pedagogia possa creare esperienze significative e memorabili.
In un’epoca in cui spesso si parla di disagio giovanile, progetti come questo ci ricordano che la scuola, con il giusto approccio creativo ed empatico, può essere il luogo dove i ragazzi imparano non solo a esprimersi, ma anche a crescere come persone migliori.
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