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Bullismo e cellulari a scuola: in Spagna pronta la linea dura

Mentre in Italia si discute sull’imperversare degli atti di bullismo e dell’uso eccessivo del cellulare a scuola, dall’estero giungono segnali di sempre maggiore severità ed intransigenza: l’ultimo arriva dalla Spagna, dove nei prossimi giorni verrà presentato un codice di condotta scolastica approvato dalla Comunità Autonoma (in pratica dall’intera regione) di Madrid. Il nuovo codice darà maggiore autorità ai professori e ai presidi, i quali potranno punire con più severità tutti i comportamenti di mobbing e violenza che siano lesivi dell’integrità e la dignità della persona. 
Le nuove regole prevedono anche la proibizione dell’uso di qualsiasi apparecchio elettronico nelle classi (compresi i lettori mp3 e i videogame) che possa distrarre gli alunni.
Il codice prevede l’applicazione graduale di una serie di sanzioni, scelte di volta in volta sulla base della gravità dei fatti: le infrazioni più lievi potranno essere punite immediatamente da qualsiasi insegnante; per quelle più gravi è previsto come primo grado la sospensione del diritto ad assistere alle lezioni, poi il trasferimento ad altro istituto e come pena massima l’espulsione dell’alunno dal sistema scolastico regionale: una misura che intende far sì che siano gli aggressori e non gli aggrediti a dover cambiare scuola.
Nel nostro paese per quanto riguarda i cellulari è in fase di preparazione una proposta di legge, elaborata dall’on. Alba Sasso, che intende abolirne l’uso durante le lezioni. “Sarebbe un insulto all’intelligenza dei docenti e del ministro – ha però fatto sapere il ministro Giuseppe Fioroni – perché l’utilizzo dei telefonini per qualunque motivo e in qualunque forma è già vietato: durante l’ora di lezione, una scuola seria, responsabile e credibile consente ai propri ragazzi di seguire con attenzione ciò che i docenti spiegano e di interagire con loro. 
L’utilizzo dei telefonini per qualunque motivo e in qualunque forma è già vietato, si tratta solo di farlo applicare”.
Sul fronte del bullismo, invece, il ministero della Pubblica Istruzione ha presentato nei giorni scorsi una campagna nazionale contenute in una corposa direttiva inviata a tutte le scuole. “Bullismo, teppismo, violenza, guerriglia, atti di vera e propria barbarie giovanile: qualsiasi azione di contrasto rischia di rimanere incompiuta se non la affiancheremo con una vera e propria offensiva educativa per i nostri giovani”, ha detto lo stesso Fioroni durante la presentazione del piano. Tra le iniziative nazionali prevista una campagna di comunicazione differenziata rivolta agli studenti e al personale scolastico; una rinnovata campagna di comunicazione, anche in collaborazione con la Rai; un Osservatorio permanente in ogni Regione; l’istituzione del numero verde nazionale 800669696; l’attivazione del sito internet http://www.smontailbullo.it e l’attuazione di sanzioni rivolte soprattutto ad attivare percorsi di recupero.
Alessandro Giuliani

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