Il bullismo a scuola è un fenomeno ancora purtroppo molto presente nella nostra società. Anzi, con l’incremento dei social e l’uso dei dispositivi digitali, si è associato anche il cyberbullismo che ha di certo peggiorato il quadro. Secondo l’Osservatorio “Bullismo e Cyberbullismo” su un campione di ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, 1 adolescente su 5 è stato vittima negli ultimi tre mesi. Cosa fare allora per fronteggiare questi episodi? A dare 5 consigli utili è Giuseppe Lavenia, psicologo, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo) in un decalogo che rientra nelle azioni di RispettAMI in collaborazione con la startup sociale MaBasta (Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti):
- Non fare finta che vada tutto bene: il bullismo può generare vergogna o paura di turbare i propri genitori. Ma tenersi tutto dentro può solo peggiorare le cose. “Non è facile ma la rinascita inizia nel momento in cui si ammette di aver bisogno d’aiuto” spiega Lavenia.
- Non isolarti: “questa reazione può aumentare il senso di solitudine e renderti ancora più fragile. Invece l’unione fa la forza. Aprirsi a persone esterne alla situazione dolorosa che stai vivendo può aiutare a capire che non dappertutto si incontra la preotenza”.
- Non cedere alle provocazioni: “Farsi giustizia da soli non dà la sicurezza di uscire dalle dinamiche di bullismo, che invece possono anche peggiorare. La migliore soluzione è sempre riuscire a comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o un adulto: un professore, un dirigente scolastico, i genitori”.
- Anche il bullismo online è reale: “Il fatto di non avere segni sulla pelle non fa una vittima meno vittima, e per nessun motivo si deve ritenere responsabile di ciò che le sta capitando”. Anche qui puoi dire basta rivolgendoti a un adulto di cui ti fidi o un esperto.
- Occhio a ciò che condividi online: “le tue foto private, i tuoi pensieri più intimi, le situazioni che ti imbarazzano, tienile per te e per la tua cerchia ristretta di amici.
I consigli per i genitori
Non solo i ragazzi, ma anche i genitori hanno certamente bisogno di consigli per capire come muoversi quando i propri figli sono vittime di episodi di bullismo e cyberbullismo:
- La vittima è tuo figlio? Attenzione ai segnali: “Se ci si accorge che un figlio è triste, irritabile, solitario, bisogna cercare di tenere sempre le antenne pronte a captare i segnali ed ascoltare. Se riesci ad ottenere una confidenza, questo sarà il primo passo per provare ad uscirne assieme. Quando il problema è acclarato e si verifica in ambito scolastico, il primo passo è parlarne con il dirigente scolastico o con il docente referente” spiega Lavenia.
- Parola d’ordine: accoglienza. La confidenza è un importante atto di fiducia che non va in nessun modo sottovalutato. “Metti da parte il rimprovero, il giudizio e prova ad essere il porto sicuro cui tuo figlio può ancorarsi quando sta male”.
- Tutela i ragazzi dai rischi della Rete: Cerca di essere attento al mondo digitale che cambia, parlane coi tuoi figli e scopri con loro ciò che di buono c’è e aiutali a capire a che cosa stare attenti.
- Genitori, non abbiate paura a chiedere: “l’identità di un adolescente è estesa anche al mondo digitale. Prova a condividere anche pezzi di vita online con i tuoi figli e chiedi loro cosa piace fare in rete, come va nelle chat, con chi si sentono, cosa scrollano, chi seguono”.
- Anche i genitori possono aver bisogno di aiuto: episodi di bullismo e cyberbullismo possono avere gravi ripercussioni sulla vita di un adolescente e sul suo benessere mentale. Questo dolore coinvolge anche i genitori di una vittima o in generale i componenti del nucleo familiare. “in generale è consigliabile rivolgersi a un professionista, a un’associazione o a un esperto che sappia supportare tutti i membri di una famiglia”