C’è un profondo divario tra ciò che viene vissuto dagli studenti e dalle studentesse e ciò che viene percepito dai docenti per quanto concerne gli atti di bullismo e cyberbullismo. Nelle scuole secondarie di secondo grado, infatti, i docenti stimano che sia coinvolto nei fenomeni circa il 6% degli studenti e delle studentesse, un dato lontano da quello riportato dai ragazzi e dalle ragazze. Sembra, quindi, che solo gli episodi più gravi e sistematici arrivino all’attenzione dei docenti, mentre quelli meno gravi, ma non per questo senza conseguenze, rimangano sommersi.
A dirlo sono i risultati del monitoraggio effettuato dal Ministero, in collaborazione con l’Università di Firenze, attraverso la Piattaforma Elisa, che saranno restituiti nei prossimi giorni alle scuole partecipanti.
In particolare, i report alle scuole partecipanti alla rilevazione studenti verranno inviati alla casella di posta istituzionale tra i giorni 11-15 dicembre, mentre i report docenti verranno inviati alla casella di posta istituzionale tra i giorni 18-22 dicembre.
Ricordiamo che al monitoraggio hanno partecipato 185.063 studenti e studentesse di 699 Istituzioni Scolastiche statali secondarie di secondo grado (circa il 23% delle Istituzioni Scolastiche statali secondarie di secondo grado del paese) e 44.070 docenti afferenti a 1.909 Istituzioni Scolastiche statali primarie e secondarie di primo e secondo grado (circa il 22% di tutte le Istituzioni Scolastiche statali italiane, dei tre gradi).
Secondo il monitoraggio emerge che gli episodi di prepotenza tra pari continuano a coinvolgere un numero considerevole di studenti e studentesse, soprattutto nelle modalità faccia a faccia. Infatti, il 26,9% degli studenti e delle studentesse (21,5% in modo occasionale e 5,4% in modo sistematico) ha riportato di essere stato vittima di bullismo nei 2-3 mesi precedenti alla rilevazione (avvenuta tra maggio e giugno 2023), mentre il 17,5% dei partecipanti ha dichiarato di aver preso parte attivamente a episodi di bullismo (14,7% in modo occasionale e 2,8% in modo sistematico).
Con riferimento al cyberbullismo, l’8% (6,5% in modo occasionale e 1,5% in modo sistematico) degli studenti e delle studentesse ha dichiarato di averlo subito, mentre il 7,2% (5,8% in modo occasionale e 1,4% in modo sistematico) ha riportato di aver preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo.
Anche la vittimizzazione e il bullismo basati sul pregiudizio sono fenomeni che coinvolgono un numero considerevole di studenti e studentesse. Infatti, il 10,1% (6,9% in modo occasionale e 3,2% in modo sistematico) dei partecipanti al monitoraggio 2022/2023 ha dichiarato di aver subito prepotenze a causa del proprio background etnico, l’8,1% (5,5% in modo occasionale e 2,6% in modo sistematico) di aver subito bullismo o insulti di tipo omofobico e il 7,4% (4,9% in modo occasionale e 2,5% in modo sistematico) di essere stato vittima di bullismo per una propria disabilità.
Dal monitoraggio emerge un dato positivo: seppur ancora molto presente, l’esposizione all’Hate Speech Online è in riduzione. Gli studenti e studentesse che hanno dichiarato di essere stati esposti a contenuti di odio almeno una volta durante i mesi precedenti alle rilevazioni sono passati dal 46,2% (monitoraggio 2020/2021) al 38,7% (monitoraggio 2022/2023). Questo dato potrebbe far intravedere un uso progressivamente più responsabile di internet e dei social da parte dei partecipanti. Nonostante la progressiva riduzione, la percentuale di studenti e studentesse esposti a contenuti di odio online continua a essere preoccupante e necessita attenzione da parte delle Istituzioni, al fine di arginare i possibili effetti di normalizzazione della violenza a cui si potrebbe andare incontro.
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