Categorie: Attualità

Bullismo, ecco alcuni consigli per i genitori

Telefono Azzurro prosegue costantemente la propria battaglia al bullismo e propone il booklet “A prova di bullo” – La Guida per i genitori per informarsi bene e agire al meglio.”

Come si legge sul comunicato della Onlus, Telefono Azzurro ha gestito nel 2016 una media di 1 caso al giorno tramite il team di operatori e psicologi operativi 24 ore su 24 alla linea d’ascolto gratuita 1.96.96 e la chat su azzurro.it, un filo diretto attivo da trent’anni e costantemente al fianco delle vittime di violenze soprusi.

Per restare in ambito statistico, le segnalazioni di episodi di bullismo e cyberbullismo riguardano il 10% delle richieste di aiuto rivolte a Telefono Azzurro e provengono per la maggior parte dal Nord (il 46%), il 31% dal sud e isole, dal centro il 23. Addirittura Il 35% degli studenti dichiara di essere stato oggetto di bullismo psicologico a scuola.

L’aumento esponenziale di cyberbullismo, sta generando una sorta di panico virtuale fra i più giovani, con i rischi di ricevere richieste sessuali o contenuti inneggianti la violenza in testa alle paure del web.

I genitori, sia quelli dei bulli che quelli delle vittime, giocano un ruolo importante per la prevenzione, la gestione e il superamento del fenomeno e a loro è rivolto il booklet di Telefono Azzurro, con alcuni consigli utili.

Per i genitori dei Bulli

Sebbene sia normale che vi sentiate delusi e amareggiati nell’apprendere che vostro figlio sia direttamente coinvolto in una situazione di bullismo, provate a mantenere la calma, e prendetevi del tempo per riflettere su come intervenire in modo concreto:

• Spiegate con tranquillità a vostro figlio che quello che sta facendo è scorretto.

• Cercate di spiegare a vostro figlio che è il suo comportamento, non lui in sé, che va condannato e corretto.

• Analizzate attentamente la situazione: discutete con vostro figlio dei segnali e delle conseguenze del bullismo e chiedetegli come si sentirebbe se dovesse subire lo stesso trattamento da parte di altri. A volte i ragazzi non si rendono conto che il loro comportamento si connota come bullismo.

• Spiegate a vostro figlio come pensate di agire, se ad esempio intendete allertare la scuola, e come vi aspettate che lui si comporti (ad esempio che si scusi con la persona cheha infastidito o aggredito o che gli scriva una lettera).

• Assicuratevi che vostro figlio disponga di tempo e di spazi adeguati per ragionare con voi sul proprio comportamento.

 

Prevenzione: Consigli per i genitori

• Condividete le vostre preoccupazioni con la scuola, e chiedete loro di tenere d’occhio vostro figlio, facendo però attenzione ad essere discreti.

• Segnalate il bullo ad un insegnante o al Dirigente Scolastico.

A prescindere da come deciderete di agire, è consigliabile definire con vostro figlio un piano d’azione comune, condividendo con lui tutte le misure che adotterete per far fronte al bullo e migliorare la situazione.

• Dite al ragazzo di non reagire: è esattamente quello su cui il bullo conta.

• Tenete un registro: raccogliete quante più informazioni possibile riguardo a quanto avviene e al bullo, così da poter esaminare al meglio la situazione. Se le molestie avvengono online, raccogliete prove fotografando, stampando e copiando le schermate dei messaggi incriminanti.

• Cercate aiuto: a volte, oltre a chiedere l’aiuto dei genitori, i ragazzi potrebbero sentire il bisogno di rivolgersi a persone terze. In questi casi, l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto può essere prezioso. È quindi importante che vostro figlio sappia a chi può chiedere un aiuto.

• Ampliate il campo di amicizie e interessi di vostro figlio: incoraggiate vostro figlio a sviluppare amicizie al di fuori della sfera scolastica, e a partecipare ad attività che aiutino a rinforzarne l’autostima e la consapevolezza di sé (come ad esempio recitazione, danza, arti marziali, sport di squadra, associazioni giovanili di quartiere).

• Aiutate vostro figlio a coltivare le proprie competenze affettive e socio-relazionali: aiutatelo, ad esempio, a lavorare sulle sue capacità di reazione e di ripresa, a trarre lezioni dagli ostacoli che incontra nella vita quotidiana, a fronteggiare circostanze sfavorevoli e a sviluppare strategie di risposta efficaci.

• Allertate la Polizia: se l’aggressione assume caratteristiche più gravi e allarmanti, degenerando ad esempio in episodi di violenza, ricatto o tentata estorsione, o sfociando in episodi di autolesionismo o di tentato suicidio, non esitate a rivolgervi alle autorità locali di Polizia.

• Partecipate alle attività scolastiche volte a contrastare il bullismo.

 

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Fabrizio De Angelis

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