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Bullismo, la Puglia ci prova con il volontariato obbligatorio

Per frenare il bullismo scolastico imperante la Puglia si gioca la carta del volontariato: in pratica i ragazzi colpiti da sanzioni disciplinari, derivanti da situazioni di bullismo, verranno coinvolti un attività obbligatorie di volontariato gestite direttamente dalle associazioni già operanti sul territorio.
Il progetto è stato presentato il 27 luglio, alla presenza tra gli altri del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell`assessore regionale alla Solidarietà Sociale Elena Gentile che non hanno esitato a definire l’iniziativa apripista di “una vera e propria rivoluzione nei rapporti educativi e scolastici”.
Artefici del progetto sono la stessa Regione Puglia in sinergia con l`Ufficio Scolastico Regionale e il coordinamento dei sei Centri Servizi di “Volontariato Puglia Net”. Gli organizzatori hanno spiegato che le attività di recupero dei ragazzi “difficili” si svilupperanno attraverso “la sinergia tra più enti istituzionali e non, con la finalità di riutilizzare in finalità sociali il tempo dei attraverso l`affiancamento delle associazioni di volontariato nelle loro attività”.
Ad esaminare le tipologie di casi di bullismo, e le conseguenti assegnazioni più utili alla loro rieducazione, sarà un’apposita “Unità di valutazione” provinciale: un gruppo di lavoro ad hoc che stabilirà gli intervento e individuando l`associazione di volontariato presso cui lo studente dovrà esercitare la sua attività “riparatrice”.
Un’altra novità del progetto è la sottoscrizione, di tutte le parti in causa (scuola, studente ed associazione) di un patto etico: lo scopo è “evitare che l’allontanamento temporaneo dalle lezioni – concludono gli organizzatori – si trasformi un una scelta definitiva e per promuovere il contatto con esperienze di vita alternative alla violenza, quest`ultima spesso causa di dispersione scolastica”. Chissà se il volontariato non proprio volontario (permetteteci il gioco di parole) possa rivelarsi una carta decisiva per contrastare un fenomeno purtroppo sempre più in voga.
Alessandro Giuliani

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