Ancora casi di violenza nella scuola di Bari, l’istituto Majorana, dove, lo scorso settembre, è stato aggredito un docente dal padre di un’alunna, Vincenzo Amorese, dopo averle messo una nota. La faccenda ha subito assunto dei risvolti torbidi, soprattutto dopo che la dirigente scolastica, Paola Petruzzelli, ha minimizzato i fatti accaduti ai danni del professore.
L’anno precedente, nel novembre 2021, la stessa scuola, che si trova in un quartiere difficile, è stata teatro di violenza, ancora una volta perpetrata da un genitore, così come riporta La Repubblica. La vittima, anche se in questo caso non è facile stabilirne solo una, stavolta è stata una ragazzina di 14 anni.
Ma andiamo con ordine: all’epoca dei fatti la mamma di un’alunna della scuola, bullizzata da una compagna tanto da tentare il suicidio, ha deciso di farsi giustizia da sé. La donna, che a quanto pare avrebbe avvertito inutilmente l’istituto via mail della situazione, avrebbe deciso di recarsi a scuola per risolvere la questione.
Qui avrebbe litigato con la “bulla” e le avrebbe addirittura dato una testata. Per questo gesto la donna è stata denunciata e, successivamente, ha a sua volta denunciato il padre della ragazza con cui aveva discusso – pluripregiudicato – per stalking. Le indagini sull’uomo si sono concluse e nei suoi confronti è stato chiesto il rinvio a giudizio, in seguito al quale è iniziata l’udienza preliminare.
“La donna dopo aver chiesto aiuto alla scuola, alla preside e ai docenti senza essere ascoltata sugli atti di bullismo che la figlia avrebbe subito, si è recata a scuola – ha spiegato l’avvocato Roberto Loizzo, che la assiste nel procedimento per stalking contro il pregiudicato – La signora ha poi invitato la classe a comportarsi meglio nei confronti della figlia, esasperata dagli episodi di bullismo”. La ragazzina dopo l’intervento della madre non è andata a scuola per tre mesi.
“Dopo un’escalation di telefonate, richieste di risarcimento, appostamenti, inseguimenti e richiesta di risarcimento dei danni da parte del patrigno, l’uomo è stato denunciato nel febbraio 2022” ha aggiunto Loizzo.
Anche in questo caso la dirigente scolastica, Paola Petruzzelli, ha raccontato una versione diversa. Quest’ultima, interpellata sull’accaduto, ha spiegato: “Non ho mai ricevuto alcuna segnalazione e non ho registrato casi di violenza, altrimenti sarei intervenuta”.
“Quello che mi lascia senza parole – conclude l’avvocato, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, – è l’atteggiamento della scuola. Per loro non è mai successo niente, anche se la ragazza parla esplicitamente di episodi avvenuti in classe e nei corridoi. Riconoscono solamente l’aggressione della madre ai danni della bulla”.
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Il prossimo 7 febbraio dalle ore 10:30 alle 12:00, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ci confronteremo insieme sui temi dei diritti, della dignità sociale, dell’uguaglianza, del contrasto ad ogni forma di denigrazione e privazione e della sicurezza in rete, alla luce degli articoli della nostra Costituzione, 2, 3, 9, 15, 28, 30, 33, 34, 38.
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