Si arricchisce di particolari che lasciano esterrefatti il caso di comportamento violento attuato da uno studente di prima media del piacentino, che ha aggredito una sua docente colpendola ripetutamente ad un braccio, tanto da costringerla al ricovero ospedaliero, dove è stata dimessa con una settimana di prognosi.
Aveva anche fatto esplodere dei petardi nel doposcuola
In un’intervista all’agenzia Ansa, la dirigente della scuola media della Valnure, spiega che “l’episodio, avvenuto il 30 gennaio scorso, è stata la punta dell’iceberg di una situazione già molto difficile. Il ragazzino, che frequenta la prima media, si era già reso protagonista di altre intemperanze, ad esempio aveva costruito un rudimentale aggeggio con il quale dava la scossa ai suoi compagni e aveva fatto esplodere dei petardi nel doposcuola pomeridiano”.
La scuola ha avviato una serie di azioni
Dopo aver costretto l’insegnante alle cure dell’ospedale, la scuola ha “subito avviato una serie di azioni segnalando l’accaduto ai Servizi sociali del comune di residenza del ragazzo, che mi risulta abbiano mandato un assistente sociale a casa. Poi siamo intervenuti con tutte le azioni di sostegno possibili sulla classe”, ha aggiunto la preside, “perché in questi casi c’è anche il rischio che un soggetto di questo tipo possa diventare un leader negativo per tutti i compagni”.
Altro caso di bullismo nel piacentino
Intanto, anche in un’altra scuola media del piacentino, una docente sarebbe finita nel mirino di un gruppo di bulli, suoi alunni. Tra le angherie a cui è stata sottoposta, rivela sempre l’Ansa, c’è il lancio di chewing gum tra i capelli.
“È un problema educativo diffuso è che interessa fasce di studenti sempre più giovani – ha detto Manuela Calza del sindacato Flc Cgil di Piacenza – assistiamo a uno svilimento del ruolo professionale degli insegnanti che ha radici lontane”.