I ragazzi che subiscono atti di bullismo riportano anche risultati scolastici mediamente inferiori: lo rivela un recente report dell’Unione europea sulla situazione scolastica dei diversi Paesi.
In particolare in Italia, gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono sempre più rilevanti e influenzano negativamente non solo il benessere psicofisico dei bambini, ma anche le loro capacità di apprendimento.
Secondo questa indagine dell’UE vi è un’associazione negativa tra l’esposizione frequente a episodi di bullismo (segnalata dall’11,8 % dei bambini) e le minori capacità di lettura.
Addirittura i bambini vittime di bullismo ottengono un punteggio medio di 50,6 punti in meno rispetto a quelli che non segnalano alcuna esposizione al bullismo.
“In termini di benessere – si legge ancora nel report – una percentuale significativa di bambini spesso sperimenta situazioni di disagio, come il fatto di sentirsi stanchi (44 %) o affamati (53,1 %) quando arrivano a scuola”.
Questi risultati mettono in evidenza un aspetto fondamentale: il rendimento scolastico non dipende solo dalla qualità dell’insegnamento, ma anche dalle condizioni di vita dei bambini.
I dati a disposizione non fornisco indicazioni precise sulle cause profonde di tutto questo, ma suggeriscono che molti bambini sono esposti a situazioni che possono avere effetti dannosi sul loro benessere e apprendimento.
Il report conclude ricordando “ogni politica efficace volta a migliorare le competenze di base deve prendere in considerazione una serie di fattori che vanno oltre quelli puramente didattici”.
Per questo motivo è urgente attivare politiche educative che vadano oltre gli approcci tradizionali.